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Britney, 16 anni, scrive su Facebook: “Le brutte parole feriscono”. E si uccide

Secondo la famiglia è stata vittima di bullismo on-line. Poco prima di uccidersi, la ragazza scriveva sul suo profilo: “”Le brutte parole feriscono, la gente deve rendersene conto prima che sia troppo tardi”.
A cura di Giorgio Scura
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Britney aveva 16 anni, è stata trovata morta nella sua casa di Glasgow, in Scozia. Non si conoscono ancora le cause della morte, ma non si esclude si possa trattare di un suicidio. Britney Mazzoncini potrebbe esser stata vittima di bullismo on-line. Alcuni dei suoi ultimi status pubblicati su Facebook fanno riferimento diretto ai cyber-bulli: "Le brutte parole feriscono – scriveva una delle ultime volte – la gente deve rendersene conto prima che sia troppo tardi".

La ragazza, poi, prima di morire, aveva smesso di usare Facebook. Lei, una ragazza dolce, amata da tutti, aveva subito molte molestie on-line. E forse anche per quello sognava di diventare un agente di polizia (nella foto qui sotto, con la mamma).

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Britney venerdì scriveva inoltre su Facebook dicendo: "Inizio a essere stanca, se hai un problema con me mi puoi eliminare e se sei stato sfacciato, ti blocco" . E poi ancora: "Davvero non si può essere disturbati da questi "falsi amici" che sono solo meschini: crescete".

Poi un altro messaggio, l'ultimo: "Non ho intenzione di utilizzare Facebook per un paio di giorni, se hai bisogno di me sono su Snapchat o via email". Poi la morte, che per la polizia non è sospetta: si tratterebbe di suicidio, anche se non sono stati diffusi ulteriori dettagli in attesa dell'autopsia.

Il padre di Britney, Raymond Mazzoncini, 35 anni, e la mamma Annette McKenzie, 34, hanno caricato le fotografie di loro figlia su Facebook per omaggiarla. Britney lascia anche la sorella Rhiannon, di 13 anni.

Nella loro casa di Hillington, la famiglia di Britney sta cercando di superare la tragedia. Alla domanda se il bullismo è coinvolto, sua nonna Agnes McKenzie ha risposto: "Certamente. I suoi genitori sono a pezzi. Ora sono via per trascorrere un po' di tempo da soli. Le era bella, così ben educata, non si poteva chiedere una nipote migliore".

Alla domanda su chi c'era dietro il bullismo, Agnes ha detto: "Non lo sappiamo. Non abbiamo la più pallida idea. La polizia sta indagando solo ora".

Quando la notizia della sua morte è emersa, gli amici hanno inondato la sua bacheca di Facebook. Uno ha scritto: "Era una tale una bella ragazza non meritava niente di tutto questo".

Il bullismo può renderti ansioso, depresso, solo, spaventato. Se avete bisogno di parlare con qualcuno qui trovate tutte le informazioni utili.

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