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Brindisi, l’assicurazione ci ripensa: proveremo a risarcire i danni estetici

Le ustioni delle ragazze colpite da Vantaggiato sono considerate solo un “danno estetico” e per tale ragione sono senza possibilità di indennizzo. Mentre scoppia la polemica la compagnia di assicurazione fa un passo indietro: “Verificheremo la possibilità di risarcire”.
A cura di Susanna Picone
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Le ustioni delle ragazze colpite da Vantaggiato sono considerate solo un “danno estetico” e per tale ragione sono senza possibilità di indennizzo. Mentre scoppia la polemica la compagnia di assicurazione fa un passo indietro: “Proveremo a risarcire”.

L’ultima notizia arrivata da Brindisi e relativa alle ragazze colpite alla Morvillo Falcone dalle bombe di Giovanni Vantaggiato aveva immediatamente sollevato diverse critiche visto che riguardava l’assicurazione che non avrebbe pagato per i danni estetici delle giovani ma solo per quelli funzionali. Una clausola del contratto sottoscritto dall’istituto lo diceva, infatti, chiaramente, come è altrettanto chiaro che nessuno avrebbe mai immaginato di trovarsi in una situazione del genere. Ma adesso, dopo che anche il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, è sceso in campo in prima persona per occuparsi dei risarcimenti delle vittime di Brindisi, sembra essere arrivata per le ragazze una buona notizia. Da Torino, infatti, dove ha sede la direzione di Reale Mutua assicurazioni (la compagnia, appunto, con cui la scuola Morvillo Falcone aveva stipulato il contratto per l’assicurazione sugli infortuni), hanno fatto sapere di “verificare la possibilità di risarcire le spese almeno degli interventi chirurgici per limitare i danni estetici provocati dalle ustioni”.

La promessa, dunque, di risarcire i danni e l’offerta di due stage presso una casa di moda- Un ripensamento forse che sarà necessario alle giovani amiche di Melissa Bassi, la più sfortunata tra loro, di potersi pagare quelle operazioni necessarie per limitare almeno in parte le loro cicatrici. Cicatrici che, appunto, rientrano in un campo “estetico” e dunque, secondo contratto, non potrebbero essere risarcite dall’assicurazione. Non solo, da parte della stessa compagnia torinese saranno offerti, a loro spese, due stage presso aziende di moda per due studentesse dell’istituto che frequentava Melissa, affinché qualcuna possa esaudire quello che era proprio il sogno della sedicenne scomparsa: diventare una stilista.

La “Puglia per la vita” in difesa delle vittime di Brindisi – A difesa delle ragazze di Brindisi anche la fondazione “Puglia per la vita” aveva fatto sapere che, se la compagnia non avesse risarcito i danni estetici alle giovani, sarebbe stata la stessa onlus a promuovere delle iniziative per aiutarle. Lo aveva promesso direttamente il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, nel ruolo di patron della onlus, insieme al cantante Al Bano Carrisi. Per la “Puglia per la vita”, infatti, queste ragazze hanno già sofferto abbastanza per il gesto di un folle e aggravare la loro condizione psicofisica negando la possibilità di intervenire chirurgicamente sulle bruciature rappresenterebbe, dal loro punto di vista, una "ulteriore crudeltà che non si può accettare".

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