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Brindisi il giorno dopo l’attentato, domani l’ultimo saluto a Melissa

Oggi è stata la giornata della svolta nelle indagini per l’attentato alla scuola Morvillo-Falcone: abbandonata la pista mafiosa, si scava in un video che mostra l’attentatore. Intanto Mesagne ha ricordato tra le lacrime Melissa, in attesa domani dei suoi funerali.
A cura di Susanna Picone
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Oggi è stata la giornata della svolta nelle indagini per l’attentato alla scuola Morvillo-Falcone: abbandonata la pista mafiosam si scava in un video che mostra l’attentatore. Intanto Mesagne ha ricordato tra le lacrime Melissa, in attesa domani dei suoi funerali.

La giornata che ha seguito l’attentato dinanzi alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi è stata quella della svolta delle indagini, degli interrogatori, del tentativo di una città (e di un Paese intero) di reagire a quella che è stata definita anche dal Papa Benedetto XVI “una brutale violenza”. Il pensiero, il cordoglio e la solidarietà di Brindisi e delle istituzioni sono rivolti alla famiglia di Melissa, la 16enne di Mesagne che ha perso la vita e che domani riceverà l’ultimo saluto della comunità. Questa mattina nel suo paese è arrivata la carovana antimafia e un grande applauso è stato riservato alla famiglia della ragazzina scomparsa.

Pregare per Melissa e sperare per Veronica – Don Luigi Ciotti, il sacerdote di “Libera”, ha celebrato oggi una messa in suo onore, mancava la madre di Melissa, ancora sotto choc in ospedale e che potrebbe essere assente anche domani, ai funerali della figlia previsti alle 16.30. “Ho invitato tutti i cittadini – ha detto il sindaco Consales che ha proclamato il lutto cittadino– a esporre un fiore sui balconi e nelle attività commerciali come segno di attenzione e vicinanza ai familiari di Melissa e alla comunità colpita, ai feriti e alle ragazze che si trovano ancora in ospedale”. Il pensiero della comunità intera va, infatti, anche a Veronica, l’amica di Melissa che ha oggi ripreso conoscenza ma che è ancora in condizioni critiche in ospedale.

L’importante svolta nelle indagini – Se ieri in tantissimi avevano parlato dell’ipotesi di un’azione di mafia oggi la stessa pare essere tramontata definitivamente. Alla luce delle indagini appare invece molto più probabile la pista del gesto di uno sconsiderato con volontà stragiste, in particolare è uscito fuori un video con delle “immagini terribili”, secondo quanto dichiarato dal Procuratore della Repubblica di Brindisi. Immagini che saranno però fondamentali per incastrare l’uomo che ha premuto il telecomando che ha fatto esplodere gli ordigni di Brindisi. Secondo quanto ha raccontato lo stesso Procuratore, l’uomo sarebbe un italiano di 50-55 anni, giacca scura e pantaloni chiari, certamente esperto in elettronica dato che ha saputo preparare un congegno simile. L’attentatore, hanno anche detto, forse potrebbe non aver agito da solo. Si raccolgono le testimonianze, si valutano le ipotesi, il reato è di strage.

Ma intanto domani si va a scuola – Il dolore e lo choc per ciò che è avvenuto a Brindisi non devono abbattere ma al contrario tutto dovrà riprendere come al solito per sconfiggere così la violenza. Dunque domani si andrà a scuola in tutta Italia e anche a Brindisi perché, secondo quanto ha dichiarato il ministro Profumo, “questa guerra cerca di mettere paura, di rompere il rapporto di fiducia tra la scuola e i genitori, tra la scuola e i ragazzi. Ma questa guerra non ha vinto”. Ne è convinto il ministro il quale ha anche detto di non credere ad una scuola militarizzata e per il quale il valore della stessa deve continuare ad essere quello di unire il Paese. Intanto in molti sono ritornati a scuola già oggi per portare, davanti all’istituto Morvillo-Falcone, un messaggio o un fiore per Melissa. Un lento ma costante pellegrinaggio di ragazzi e famiglie in onore della giovane scomparsa, la cui foto ora compare sulla cancellata della scuola.

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