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Brindisi, cane gettato in un pozzo e murato vivo: lo salvano due cacciatori

A salvare il cane due uomini che, durante una battuta di caccia, hanno sentito l’animale lamentarsi e hanno scoperto che era stato condannato a una lenta e dolorosa morte. I due non hanno esitato un solo istante e l’hanno recuperato.
A cura di S. P.
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Qualcuno lo aveva gettato di peso in fondo a un pozzo e lo aveva murato vivo condannandolo a una morte lenta e dolorosa. Ma grazie a due cacciatori quel cane è ancora vivo. Arriva da Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, la storia di un cane preso di mira da qualcuno che l’avrebbe voluto vedere morto e dei suoi due salvatori, due cacciatori che per caso si sono ritrovati a salvargli la vita. A descrivere quanto accaduto nelle campagne pugliesi è il quotidiano Il Gazzettino. Qualche giorno fa i due cacciatori, Davide Vergaro e Salvatore Natalino, si erano recati per una battuta di caccia nelle campagne di Torre e un certo punto hanno sentito i lamenti di un cane nei pressi di un pozzo. Richiamati dal protrarsi dei lamenti i due si sono avvicinati al pozzo e hanno scoperto che era stato murato.

Avvertita la presenza dei due uomini il cane ha continuato a lamentarsi tanto che i cacciatori, avendo capito che lì dentro c’era un animale ancora vivo, si sono liberati delle loro armi e con un piccone hanno prima divelto i tufi che chiudevano la bocca del pozzo e poi si sono calati riuscendo a raggiungere il cane che giaceva sul fondo immerso nell'acqua gelida. Non senza difficoltà i due uomini hanno afferrato l'animale e l’hanno portato in superficie salvandogli la vita. Indescrivibile – racconta Il Gazzettino – la gioia del cane che, portato in auto e asciugato dai suoi salvatori, non sapeva più cosa fare per dimostrare loro gratitudine.

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