Brescia: ritrovato cadavere in una valigia
Macabra scoperta in un condominio di Brescia: è stato ritrovato un cadavere in una valigia. Non ancora identificata ufficialmente, la vittima dovrebbe essere un indiano di 34 anni, ma gli accertamenti sono tuttora in corso. Il ritrovamento è avvenuto per caso. Un ragazzo moldavo di vent’anni rientrava in casa, questa notte, in via Cremona 64/a e, saliti i primi gradini notava un trolley blu: ad attirare la sua attenzione vi era una testa insanguinata che spuntava da un angolo del bagaglio. Terrorizzato, il ragazzo ha chiamato subito il 118, che a sua volta ha dato l’allarme ai carabinieri. Ogni tentativo di salvare la vittima è stato invano, poiché era morta da diverse ore.
Il cadavere in un trolley
I carabinieri del nucleo investigativo di Brescia indagano sul ritrovamento di un cadavere nascosto in un bagaglio. Il trolley è stato lasciato sul pianerottolo di un condominio di via Cremona 64/a, e, secondo le prime indagini, la vittima è un ragazzo indiano di 34 anni. Al momento si lavora per confermare le ricerche e le corrispondenze con quanto trovato nell’appartamento vicino al luogo in cui il bagaglio è stato lasciato. L’abitazione era aperta e con le luci accese, i carabinieri hanno trovato due abbonamenti del pullman della Sia: una delle due tessere porterebbe proprio la foto della vittima. Nel trolley, oltre al cadavere, sono stati ritrovati un coltello e una mannaia, che saranno inviate ai Ris per il rilevamento delle impronte.
Un litigio sfociato in omicidio
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima sarebbe morta ieri sera, in seguito ad un acceso litigio. I condomini avevano sentito urla e schiamazzi, ma senza dare alcun allarme, indicando quell’abitazione come un luogo perennemente rumoroso, in cui le liti erano all’ordine del giorno. Finora è possibile costatare che la vittima è stata accoltellata al petto per ben sei volte, e il corpo, posto in una valigia ritrovata fuori l’abitazione, era completamente ricoperto di sangue. Tra le ferite, un vasto taglio all’altezza dell’anca sinistra, così profondo da intaccare l’osso. Da questo particolare si evince che l'assassino era intenzionato a tagliare a pezzi il corpo per occultarlo. Gli inquirenti sono convinti che gli assassini sono due, e che questi avrebbero voluto fare a pezzi il cadavere per nasconderlo meglio. Fallito il tentativo, i due, o più, avrebbero poi pensato di portarlo altrove con l’ausilio del trolley, ma qualcosa, anche in quel caso, deve essere andato storto.