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Brennero, manifestazione per dire no al muro contro i migranti. Fermato un italiano

Gianmarco De Pieri, attivista bolognese, è stato fermato poi rilasciato dalla polizia austriaca.
A cura di Davide Falcioni
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Non sono mancati momenti di tensione nel primo pomeriggio di oggi nel corso della manifestazione indetta dagli attivisti dei centro sociali al Brennero: una marcia per la libera circolazione e contro la costruzione di barriere per il respingimento dei profughi al confine tra Italia e Austria. Gianmarco De Pieri, uno dei leader del centro sociale bolognese TPO, è stato fermato quindi rilasciato dopo poche ore: "Mentre i manifestanti stavano tornando verso il confine, la polizia austriaca è entrata nel corteo e lo ha trascinato via brutalmente, mentre stava parlando al microfono, arrestandolo", hanno riferito altri attivisti. De Pieri era già stato condannato agli arresti domiciliari per gli scontri in Piazza San Domenico, nel capoluogo emiliano, del 18 aprile 2014.

Tra i presenti anche Nicola Fratoianni di Sinistra italiana: "Come testimoniano le immagini e i resoconti dei giornalisti presenti, l'iniziativa delle forze di polizia austriache che in maniera immotivata hanno fermato uno degli organizzatori della marcia di oggi al Brennero, mentre parlava al microfono e la manifestazione pacifica si stava sciogliendo, è un fatto grave e di cui dovranno risponderne nelle sedi opportune".

La manifestazione – che ha visto qualche scaramuccia tra attivisti e agenti di polizia – è stata indetta "per superare i confini che vogliono issare tra Austria e Italia. Ci opponiamo a questa Europa che respinge, vogliamo praticare un'Europa accogliente, libera e solidale". In una nota i manifestanti hanno raccontato: "Abbiamo superato il confine e ci siamo ritrovati un ingente schieramento di forze dell'ordine austriache in assetto antisommossa, idranti, che non consentono il libero passaggio di chi oggi vuole attraversare liberamente l'Europa, munito di cartelli d'accoglienza e passaporti da cittadini del mondo. La risposta è stata violenza della polizia: contro i manifestanti spray urticante e manganelli".

Sul fronte austriaco c'era una certa preoccupazione per l'esito della manifestazione, visto che i riflettori di tutta Europa sono puntati da settimane su Vienna e sulla sua strategia di "contenimento" degli immigrati: il governo austriaco ha infatti più volte annunciato l'intenzione di costruire una barriera se l'Italia non sarà in grado di controllare il flusso migratorio ed effettuare i necessari controlli entro i propri confini.

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