Brenda, il giorno della scomparsa chiese aiuto alla polizia
Il giorno della scomparsa Brenda aveva chiesto aiuto alla polizia. È quanto si legge su l'Arena sul caso della donna brasiliana scomparsa dal Veronese sei mesi fa e ora al centro di un'inchiesta per omicidio a carico di ignoti. Maria Aparecida Soares, per tutti Brenda, svanita nel nulla il 18 luglio 2018, quella mattina era alla stazione di Peschiera Del Garda, dove attendeva il treno per Verona. Proprio lì, stando alla relazione della Polfer inserita nel fascicolo di inchiesta aperto dal pm, Federica Ormanni, si sarebbe confidata con degli agenti circa le sue paure. Temeva che il compagno potesse farle del male, eppure, nonostante l'offerta di aiuto dei poliziotti che le avevano spiegato come tutelarsi e cosa fare, non riteneva di voler sporgere denuncia.
Quel giorno, come ricostruito, Brenda si recò a Verona per alcune commissioni per poi tornare a casa la sera insieme al compagno. Il malcontento e l'inquietudine riguardo alla sua relazione erano ormai al centro delle conversazioni con molte delle sue amiche, alle quali aveva confidato di voler lasciare il compagno e iniziare una nuova vita. Quel giorno aveva addirittura chiesto a una delle sue amiche di ospitarla in attesa di nuova sistemazione, per poi smettere di rispondere al cellulare arrivata a casa a Camalavicina. Proprio in questi giorni il pm, Ormanni ha disposto l'esame sul telefonino della donna per ricostruire spostamenti e comunicazioni
Quanto all'ex compagno di Brenda, più volte intervistato da Chi l'ha visto?, si è sposato pochi giorni prima di Natale con la nuova fidanzata. Fu proprio lui a denunciare la scomparsa di Brenda dalla villetta dove convivevano a Camalavicina, sei mesi prima.