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Brebemi, l’autostrada costata 2,4 miliardi che nessuno percorre

C’è chi sostiene sia colpa dei costi più alti rispetto al percorso tradizionale, altri puntano il dito contro la penuria di cartelli stradali. Certo è che questi dati confermano le denunce degli ambientalisti.
A cura di B. C.
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E’ costata 2,4 miliardi di euro e lo scopo era quello di decongestionare il traffico pendolare sull’A4 Milano – Venezia. Ma per adesso la Brebemi, l’autostrada che collega Brescia alla periferia dell’hinterland di Milano, è praticamente deserta. Come scrive il Corriere della Sera, la nuova arteria infrastrutturale non sta raggiungendo i suoi obiettivi di traffico. “La nuova autostrada — si legge sul sito della società — avrà flussi giornalieri pari a circa 40 mila veicoli all’apertura e quasi 60 mila veicoli a regime”. Ma in realtà le previsioni sono state riviste significativamente, portando i valori teorici stimati per il 2015 attorno ai 22 mila veicoli per poi raggiungere a regime i 48 mila.

Costi alti, pochi cartelli sull'autostrada

“C’è chi sostiene sia colpa del costo, fuori linea rispetto alla media dei competitor: 15 centesimi al chilometro contro i sette di Autostrade per l’Italia, il che porta a una spesa di 10.50 euro contro i 7,10 del tracciato alternativo”, scrive il Corriere della Sera; un problema potrebbe esser anche il fatto che l’autostrada collega Brescia solo a Licate, nella periferia del capoluogo lombardo, e poi è necessario prendere “venti chilometri di provinciali per raggiungere l’aeroporto di Linate” e non ci sia “nessun parcheggio scambiatore per montare in metro e arrivare nel centro di Milano”. O anche, sottolinea il quotidiano, “potrebbe essere l’effetto della penuria di segnaletica stradale che dovrebbe accompagnare lo sperduto automobilista verso i caselli: compito in capo a Province e Comuni, anche se Brebemi assicura che entro fine mese ne saranno installati 15 mila”.

La denuncia degli ambientalisti contro la Brebemi

Numeri che non fanno altro che confermare le previsioni che Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia, esprimeva nel giugno 2013. “Non saranno rispettate le previsioni gonfiate di 80mila veicoli al giorno sulla Brebemi”, osservava l’ambientalista. Per Balotta, su Brebemi non transiteranno più di 10mila veicoli al giorno per senso di marcia: “La competitività del territorio non dipende certo da 5 minuti in meno di tempi di percorrenza tra Milano e Brescia. In cambio avremo perso migliaia di aziende e imprese agricole”.

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