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Incidente ferroviario a Brandizzo, ultime news

Brandizzo, si indaga su altri episodi. Ex operaio: “Si lavorava senza ok, devono andare in galera”

In Procura ex dipendenti Sigifer ascoltati come persone informate sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Brandizzo. La rabbia di Antonio Veneziano: “Ci aspettiamo giustizia, che vadano in galera, che chiuda l’azienda”.
A cura di Susanna Picone
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"Ci aspettiamo giustizia, che vadano in galera, che chiuda l'azienda". A parlare davanti ai giornalisti fuori dalla procura di Ivrea è un ex dipendente della Sigifer di Borgo Vercelli, la ditta dei cinque operai travolti e uccisi da un treno mentre lavoravano a Brandizzo, nel Torinese. Non nasconde la sua rabbia Antonio Veneziano, che è stato ascoltato ieri come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta sulla strage di Brandizzo e, uscendo dal palazzo di Giustizia, ha spiegato di aver “confermato quello che già avevamo detto”, ovvero che si lavorava senza autorizzazioni, cioè quando era possibile che passassero dei treni.

Ai pm l'ex dipendente avrebbe insomma spiegato che lavorare senza nulla osta sui binari – ciò che trapela anche dal video ritrovato nel cellulare di Kevin Laganà, la più giovane delle vittime – era una prassi. Giorno dopo giorno si stanno concretizzando quelli che inizialmente erano solo dei sospetti della procura che indaga sulla tragedia di Brandizzo: ieri oltre a Veneziano è stato ascoltato anche un altro ex dipendente della Sigifer, Marco Buccino.

Ma se gli ex dipendenti parlano di interventi senza autorizzazioni è d’altro avviso Franco Sirianni, titolare della Sigifer: "Non è assolutamente una cosa normale – ha detto in un'intervista – per noi la sicurezza è sempre stata al primo posto. I ragazzi lo sapevano. Non volevo nemmeno usassero il cellulare durante i lavori, per evitare di distrarsi".

Gli indagati per la strage di Brandizzo per il momento restano due: Antonio Massa, l'addetto Rfi che doveva autorizzare l'avvio del cantiere sui binari, e Andrea Girardin Gibin, il caposquadra Sigifer. Ma verosimilmente la lista si allungherà, anche perché la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, ha detto che c'è la volontà della Procura di andare a fondo e quindi non solo in relazione al terribile incidente della scorsa settimana ma anche per capire se le procedure di sicurezza in vigore sono sufficienti a tutelare i lavoratori e se vengono effettivamente rispettate. Si parla già di altri episodi segnalati alla procura.

Il prossimo 14 settembre, intanto, il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini terrà una informativa urgente nell'Aula della Camera sulla tragedia.

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