Botti di Capodanno, 900 interventi dei vigili del fuoco per incendi: 142 roghi solo in Lombardia
Da nord a sud anche per il capodanno 2025 botti e fuochi d'artificio hanno illuminato i cieli italiani per festeggiare il nuovo anno appena iniziato e purtroppo in diversi casi hanno portato a feriti, danni e incendi. Nella notte a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, infatti, sono stati quasi novecento gli interventi dei vigili del fuoco in tutto il Paese a causa di incendi collegati direttamente ai botti e ai festeggiamenti.
Il bilancio preciso degli interventi dei pompieri, comunicato dallo stesso comando dei vigili del fuoco nella mattinata di oggi 1 gennaio 2025, parla di 882 operazioni che hanno richiesto squadre antincendio per spegnere le fiamme. Un numero decisamente maggiore rispetto allo scorso anno quando furono 703 gli interventi, a testimonianza che probabilmente si è sparato molto di più e con molta meno attenzione.
La maggior parte degli interventi sono avvenuti per cassonetti o altri oggetti in fiamme in strada ma non sono mancati interventi per fiamme su balconi, verande e tetti e in qualche caso per auto parcheggiate che si sono incendiate dopo essere state colpite dai botti.
Il maggior numero di interventi per incendi di Capodanno stanotte è avvenuto nelle regioni del nord: nei primi tre posti infatti figurano la Lombardia con 142 interventi, Emilia Romagna con 109 e Veneto con 103 incendi. In questa non felice classifica degli incendi di Capodanno seguono Trentino Alto Adige 103, Campania 99, Lazio 70, Toscana 70, Piemonte 65, Liguria 61, Puglia 40, Friuli 38 Venezia Giulia 38, Marche 26, Sicilia 25, Calabria 13, Umbria 8, Abruzzo 7, Basilicata 3, Molise 3. Nessun incendio invece è stato segnalato in Sardegna.
Abbastanza pesante anche il bilancio dei feriti per i botti di capodanno 2025 che parla di 54 persone in ospedale in Campania, tra cui alcuni gravi perché colpiti da proiettili di arma da fuoco vaganti. Alcuni feriti gravi con dita amputate anche in Liguria mentre in Puglia il bilancio è di dieci feriti dovuti allo scoppio di petardi tra cui un bambino di sei anni. La maggior parte per ustioni a mani e gambe.