Botte con la mazza e maltrattamenti con l’idrante ai dipendenti: indagato imprenditore romagnolo
Insultava, minacciava e colpiva con un getto d'acqua gelida di un idrante professionale i propri dipendenti. In almeno un caso aveva cercato di colpire uno di loro con una mazza di ferro e, non riuscendoci, l'aveva sottoposto al getto dell'idrante. Ad un altro aveva spaccato il motorino con una mazza da baseball e ad un terzo, per il solo fatto di essere straniero, lo apostrofava come "ladro". In un altro caso, un lavoratore è stato tenuto senza stipendio in maniera immotivata.
Costantemente sotto il ricatto di licenziamenti, abusi fisici e psicologici e comportamenti disumani e inaccettabili, scatenati da semplici chiarimenti sullo stipendio, i lavoratori di una ditta di Santarcangelo di Romagna (Rimini) si sono rivolti direttamente alle forze dell'ordine ed hanno chiesto protezione e giustizia.
È finito così sotto inchiesta un imprenditore riminese di 60 anni, titolare di un'azienda di trasporti di Santarcangelo. I reati ipotizzati sono atti persecutori, danneggiamento, estorsione, percosse, lesioni, offesa e diffamazione nei confronti di sei dipendenti. L'indagine dei carabinieri di Santarcangelo, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, si è conclusa con la notifica all'indagato, attraverso il proprio legale, l'avvocato Piero Venturi, della lunga serie di reati commessi quasi tutti lo scorso anno, ai danni dei dipendenti della ditta.
Le parti offese sono rappresentanti dall'avvocato Maurizio Ghinelli, e hanno raccontato ai carabinieri una serie di soprusi fisici e psicologici perpetrati proprio sul posto di lavoro.
