Bossetti vince 100 euro con una poesia: “Da sette anni vivo nel buco”
Si intitola "Sette anni", come quelli che sono passati dal 16 giugno 2014, giorno in cui fu arrestato per l'omicidio di Yara Gambirasio. Con questa poesia Massimo Giuseppe Bossetti "ha vinto un premio letterario" in carcere, come confermato dal suo legale, Claudio Salvagni. “Se non sbaglio è arrivato terzo”, ha aggiunto l'avvocato, ospite della trasmissione Iceberg su Telelombardia. Bossetti, condannato in via definitiva per l'assassino della 13enne di Brembate di Sopra, sta scontando l'ergastolo in una cella singola del carcere di milanese di Bollate.
Il settimanale Oggi ha diffuso in anteprima la poesia del muratore di Mapello. Nel componimento, il noto detenuto descrive gli anni di carcere e immagina il futuro fuori dalla prigione:
C'è la mia branda,
il mio sgabello
il mio Gesù.
Alle pareti è appeso
il resto della vita,
almeno quello
che rimane.
Da sette anni
conosco ogni crepa,
crepe dei muri, dei pavimenti,
crepe del mio cuore.
Non so cosa, non so quanto
troverò di fuori
fuori da questo buco
di cemento.
Da sette anni parlo alle stelle
alla luna, parlo ai miei cari,
tentando così di evadere
il dolore e la sofferenza…
solo infiniti assordanti
silenzi.
Da sette anni
penso al giorno
che sarò fuori.
Avrò bisogno
di altri sette anni
per aiutarmi a vivere.
Avendo conquistato il terzo posto del concorso letterario “Scrittori dentro 2021”, Bossetti si è aggiudicato un premio in denaro del valore di 100 euro. Tra i giurati figurano, tra gli altri, Lella Costa e Sergio Gnudi. Altri detenuti "celebri" hanno partecipato al concorso, è stato rivelato durante la trasmissione Iceberg.