video suggerito
video suggerito

Bossetti dal carcere: “Sono prostrato davanti a tanta ingiustizia”

Nuova lettera dal carcere da parte dell’uomo accusato di aver ucciso Yara Gambirasio: “Sono Innocente, non mollerò mai”.
A cura di Antonio Palma
1 CONDIVISIONI
Immagine

Nuova lettera dal carcere di Massimo Giuseppe Bossetti, l'uomo detenuto ed in attesa di giudizio perché accusato del delitto di Yara Gambirasio, la ragazzina 13enne scomparsa da Brembate di Sopra il 26 novembre del 2010 e il cui corpo senza vita è stato ritrovato nel febbraio del 2011 in un campo abbandonato a Chignolo d’Isola. Nella missiva, fatta arrivare attraverso il suo avvocato alla redazione di Tgcom24/News Mediaset, Bossetti ribadisce la sua innocenza come aveva fatto nelle precedenti lettere e davanti agli inquirenti, ribadendo di essere vittima di una grande ingiustizia. Dopo il nulla di fatto per l'ennesima richiesta di scarcerazione presentata dal suo unico legale, l'avvocato Claudio Salvagni, Bossetti torna a chiedere a gran voce la libertà, o almeno gli arresti domiciliari. "Sono prostrato di fronte a tanta ingiustizia" scrive infatti il 44enne muratore di Mapello subito dopo aver appreso che il Gip di Bergamo, Ezia Maccora, ha rigettato la richiesta giudicando non determinanti i punti illustrati dalla difesa dell'uomo.

"Non ho mai fatto male a nessuno"

"Ogni giorno subisco una cattiveria senza limiti e con me tutta la mia famiglia. Non ho mai fatto male a nessuno, ho sempre vissuto amando mia moglie e i miei figli, ai quali dico ancora una volta con tutta la forza che ho dentro che sono Innocente", scrive ancora Bossetti usando l'iniziale maiuscola per sottolineare la sua estraneità ai fatti. "È diventata per me una ragione di vita, non mollerò mai, fino alla fine. Sono Innocente, vi prego di credermi" conclude Bossetti.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views