Boss evaso a Nuoro, ancora nessuna traccia di Marco Raduano: si cercano eventuali complici
Ancora nessuna traccia di Marco Raduano, il boss pugliese evaso venerdì scorso dal carcere di Nuoro di Badu ‘e Carros. L'uomo, detto "Pallone", classe 1984 e ritenuto al vertice dell'omonimo clan garganico, si è calato con un lenzuolo dal muro di cinta e si è dato alla fuga.
Come riporta la stampa locale, gli inquirenti sono anche alla caccia di eventuali complici che possono averlo aiutato a mettere in atto il suo piano. Il boss potrebbe anche aver già lasciato l’Isola, per questo il segnale di massima allerta in porti e aeroporti sarebbe scattato già la mattina dopo l’evasione.
Anche la Dda di Bari è al lavoro per le ricerche di Raduano, in collaborazione con i colleghi sardi. In particolare, le indagini sarebbero concentrate sui contatti tra il clan mafioso di cui Raduano è a capo e criminali sardi, che potrebbero essere stati utilizzati per favorire l'evasione. Nelle prossime ore dovrebbero esserci contatti anche tra i vertici delle due Procure.
Gli investigatori infatti sono molto perplessi dal fatto che un criminale di così alto spessore sia riuscito a fuggire durante l’ora d’aria con il più classico dei metodi. Il boss, infatti, si era procurato la chiave per uscire dal reparto di Alta Sicurezza e arrivare al muro di cinta, dal quale, come raccontano le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, poi si è calato per fuggire indisturbato due ore prima che la sorveglianza si accorgesse della sua fuga.
Intanto, mentre continuano le ricerche del boss in tutta l'Isola, proprio sull'evasione di Raduano sono state aperte due inchieste, una dalla Procura di Nuoro e l'altra interna dal ministero della Giustizia. Già ieri il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha dato mandato al Provveditore regionale della Sardegna di svolgere con urgenza accertamenti e verifiche, "al fine di appurare cause, circostanze e modalità dell'accaduto".
Non sono mancate anche le polemiche a livello politico dopo l'evasione del boss, a seguito di diverse interrogazioni già presentate al Governo e, in particolare, ai ministri della Giustizia e dell'Interno, Nordio e Piantedosi.
Il sindacato Osapp, però, punta il dito soprattutto sulla carenza di agenti della polizia penitenziaria. "A Nuoro mancano circa 50 agenti penitenziari, in servizio ce ne sono circa 145 di cui 17 donne senza che ci sia da anni il braccio femminile. A Natale è venuto il capo del Dap e ci ha promesso che sarebbero arrivati 8 colleghi, ne sono arrivati 2 e sono stati distaccati a Mamone (Lodè-Nuoro, ndr) e a Sassari – ha detto Giovanni Conteddu dell'Osapp Nuoro -. Nell'Alta sicurezza c'è solo un collega che magari pagherà per le negligenze dell'amministrazione penitenziaria che non ha mai potenziato l'organico nonostante le richieste e questo non è giusto. Il collega in servizio quel giorno è già stato sentito così come tutti gli altri in servizio quel giorno. Di certo Raduano ha avuto tutto il tempo di organizzare la fuga: ha nascosto le lenzuola che gli hanno fatto da scala, ha studiato gli orari interni al reparto e avrà costruito un ponte esterno che gli ha coperto la fuga".