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Borella: “Gli Amish rifiutano Facebook e le foto perché simbolo di vanità” (VIDEO)

Andrea Borella è l’unico studioso di cultura Amish, in Italia. Nell’intervista rilasciata a Fanpage.it, racconta le tradizioni e le caratteristiche di questa comunità, fondata sulla semplicità e la non violenza.
A cura di Daniela Seclì
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Si tengono lontani da computer, cellulari e televisione. Valutano bene quali innovazioni tecnologiche lasciar penetrare nella loro quotidianità. Si rifiutano di essere fotografati. Fanno della semplicità il loro stile di vita e sono in grado di costruire una fattoria in un solo giorno. Sono gli Amish, comunità religiosa anabattista, che sembra vivere fuori dal tempo. Sono presenti in diversi gruppi, disseminati negli Stati Uniti. Molti li conoscono, grazie al film Witness – il Testimone, interpretato da Harrison Ford e Kelly McGillis. Non è un caso che in America, i romanzi fondati su questa civiltà, siano sempre molto apprezzati dai lettori. Chi è estraneo alla comunità, spesso cerca di carpire il grande senso di pace, armonia e tranquillità che trapela dal loro vissuto.

Il loro look ha regole ben precise. Seguono una "moda" sorpassata da 300 anni. Il conformarsi ad un particolare modo di vestire, rende ancora più netta la distinzione tra il mondo e gli appartenenti alla comunità. Gli uomini, dopo sposati, portano la barba. Indossano un cappello a tesa larga, abito con ganci, senza bottoni – ritenuti troppo "pretenziosi" – scarpe scure e bretelle che sostituiscono le cinture, considerate troppo mondane. Le donne portano capelli lunghi, che non tagliano mai e raccolgono in uno chignon, non si depilano e non usano cosmetici. Indossano una cuffia, un grembiule e una veste lunga fin sotto il ginocchio. L'abito è privo di ornamenti e con le maniche lunghe.

Andrea Borella insieme ad una bimba e una famiglia della comunità Amish
Andrea Borella insieme ad una bimba e una famiglia della comunità Amish

Abbiamo intervistato Andrea Borella, che in Italia è l'unico studioso della cultura Amish. L'antropologo si occupa di religione e di antropologia del cristianesimo e della ritualità. Ha svolto approfondite ricerche tra gli Amish della Contea di Lancaster, in Pennsylvania. Dalla sua esperienza è nato il libro Gli Amish, pubblicato da Xenia Edizioni. Con lui abbiamo ripercorso i tratti salienti della loro tradizione, soffermandoci sulla loro umiltà, sulla diffidenza nei confronti della tecnologia, sul loro rifiuto di essere fotografati e sul ruolo della donna nella comunità. Borella ci ha raccontato:

"Essere accolto dagli Amish non è stato semplice. Il loro principio fondamentale è quello di rimanere separati dal mondo, un mondo che non percepiscono come cristiano. Io ero sul campo per svolgere una ricerca antropologica. Il mio intento non era quello di comprendere le curiosità che riguardano la comunità Amish ma di integrarmi nella loro cultura per cercare di analizzarla. Da questo punto di vista bisogna distinguere tra la famiglia di cui sono stato ospite, che mi ha accolto volentieri e la comunità, dove – ad esempio – quando assistevo alle funzioni religiose, c'erano molti membri che erano infastiditi dalla mia presenza".

I valori della comunità Amish e il ruolo della donna

Andrea Borella si è soffermato anche su quelli che sono i valori della comunità Amish, che possono essere riassunti nella parola Gelassenheit:

"Gelassenheit significa umiltà, sottomissione alla volontà divina. Gli Amish cercano di vivere concretamente questa gelassenheit cercando di evitare quelle che sono le vanità del mondo".

Riguardo al ruolo della donna, ha dichiarato:

"Dal nostro punto di vista può sembrare che la vita di una donna Amish sia sottoposta ad una serie di limitazioni dovute al fatto di vivere in una comunità maschilista o meglio patriarcale. In realtà, sul campo ho visto che tantissime donne Amish sono contente e soddisfatte del loro ruolo, che hanno liberamente accettato tramite il battesimo da adulti".

Il rapporto degli Amish con la tecnologia

L'antropologo ha spiegato il rapporto che gli Amish hanno con la tecnologia:

"Il rifiuto della modernità è un mito, uno stereotipo che esiste sulla cultura Amish. Gli Amish non rifiutano tutto ciò che è nuovo o moderno, ma fanno una scelta selettiva. Alcune innovazioni possono essere considerate una minaccia per l'armonia e l'integrità della comunità e allora vengono rifiutate. Così automobili e televisioni vengono ritenuti due elementi che possono introdurre degli elementi estranei a quelli che sono i valori della comunità e per questo motivo sono messi al bando. La televisione potrebbe portare nelle case sesso, violenza, consumismo. L'automobile consente spostamenti troppo rapidi e può lacerare quelli che sono i forti tessuti della comunità".

Gli Amish evitano anche di comparire in foto:

"Lo fanno per due motivazioni. La prima è per il comandamento biblico di non produrre alcuna immagine dell'essere umano. In secondo luogo, la fotografia stimola la vanità, il desiderio di apparire belli, che è l'esatto opposto del principio Amish di umiltà e dell'importanza di coltivare l'aspetto interiore e considerare l'aspetto esteriore qualcosa di secondario se non di nocivo".

L'attentato alla scuola Amish

Impossibile non parlare della tragedia che nel 2006 ebbe luogo nella Georgetown Amish School, a Nickel Mine e da cui fu tratto il film Amish Grace – La forza del perdono. Un uomo, Charles Roberts IV s'introdusse nella scuola, fece allontanare gli allievi e gli insegnanti. Una volta rimasto da solo con le allieve, le legò e sparò contro di loro, uccidendone 5 e ferendone gravemente altre 5. Poi si suicidò. La notizia si diffuse ovunque. Si trattava di un'atroce violenza perpetrata ai danni di una comunità pacifica. La reazione dei genitori delle vittime fu incomprensibile e ammirabile. Gli Amish perdonarono l'assassino e espressero la loro vicinanza alla compagna del killer. Nel corso dell'intervista, Andrea Borella ci ha spiegato il motivo del loro gesto:

"Il perdono è il principio base per loro. È dal perdono che si ottiene un mondo migliore e anche dal male si deve ottenere del bene. Questi sono gli insegnamenti di Gesù e loro tentano di viverli concretamente. Quindi non si può provare rancore o odio anche nei confronti del peggiore degli assassini. Perciò, gli Amish invitarono la vedova di Roberts ai funerali della bambine uccise e parteciparono ai funerali dell'assassino. Mostrando, così, concretamente il significato del perdono".

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