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Covid 19

Boom di contagi covid in tutte le regioni e crescono i ricoveri, Gimbe: “Inizio di una nuova ondata”

I dati del report Gimbe sulla situazione attuale della pandemia covid in Italia. Cartabellotta: “Inquieta l’assenza di un piano di preparazione per la stagione autunno-inverno”.
A cura di Antonio Palma
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C’è stato un vero e proprio boom di contagi covid nell’ultima settimana in Italia con un +52% in 7 giorni, accompagnato dalla ripresa dei ricoveri, sia ordinari (+31,8%) che in terapia intensiva (+21,1%). A fornire il quadro della situazione attuale della pandemia covid in Italia è il monitoraggio della Fondazione Gimbe relativo alla settimana dal 28 settembre al 4 ottobre.

Nello stesso periodo considerato, in crescita anche i casi attualmente positivi (+10,7%) e le persone in isolamento domiciliare (+10,5%). Unica nota positiva è il calo dei decessi con un -8,5% e una media di 40 al giorno rispetto ai 44 della settimana precedente.

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Balzo dei casi Covid, coinvolte tutte le regioni

L’incremento dei nuovi casi, con una media mobile a 7 giorni di quasi 35 mila nuovi contagi al giorno, coinvolge tutte le regioni anche se in maniera anche molto eterogenea. Si va infatti dal +18,4% della Sardegna al +132% della Valle D’Aosta. L’aumento è stato registrato in tutte le Province tranne quella di Crotone. L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 35 Province con in testa Biella (857), Vicenza (809), Trento (786), Bolzano (786)

Nella settimana presa in esame si registra un aumento del numero dei tamponi totali (+20,6%). Il tasso di positività sale quindi all’8,8% dall’1,7% per i tamponi molecolari e dal 16,4% al 20,2% per gli antigenici rapidi.

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Aumentano ricoveri in intensiva e area medica

Sul fronte degli ospedali, dopo oltre due mesi di calo, si registra un’inversione di tendenza nelle terapie intensive (+21,1%), e un netto balzo (+31,8%) dei ricoveri in area medica. In termini assoluti, i posti letto COVID in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 125 il 25 settembre, sono risaliti a quota a 155 il 4 ottobre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 3.293 il 24 settembre, sono arrivati a quota 4.814 il 4 ottobre. Il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 7,6% in area medica (range da 3,8% al 23,2%) e dell’1,7% in area critica (o- 4,6%).

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Cartabellotta: "Campagna vaccinale ferma, serve piano per autunno-inverno"

"È l'inizio di una nuova ondata e la preoccupazione è forte” dice il presidente Gimbe Cartabellotta. A pesare su questi dati, secondo Gimbe, è la campagna vaccinale sostanzialmente ferma soprattutto sulla quarta dose per anziani e fragili e la scelta di dire definitivamente addio all’obbligo di mascherina anche nei luoghi affollati.

“All’inizio di questa nuova ondata la preoccupazione è forte per vari fattori: La campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all’obbligo di mascherina. Ma ancor di più inquieta l’assenza di un piano di preparazione per la stagione autunno-inverno, più volte invocato dalla Fondazione GIMBE” spiega Cartabellotta, aggiungendo: “La circolare del Ministero della Salute con le indicazioni per la gestione dell’epidemia di SARS-CoV-2, che pareva di imminente pubblicazione, è stata ingiustificatamente bloccata dimostrando che in questa fase di transizione istituzionale l’opportunismo politico prevale sulla tutela della salute pubblica. E nell’attesa che il nuovo Esecutivo sia pienamente operativo, si sta concretizzando il rischio già paventato dalla Fondazione GIMBE: l’ennesima corsa all’inseguimento del virus che compromette la salute e la vita delle

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