“Boom di contagi Covid e casi sottostimati, indossate mascherina e vaccinatevi”: l’allarme di Gimbe

Sono bastati pochi giorni per tornare indietro di mesi sul numero dei contagi da Covid. Il bollettino quotidiano non mente, o al massimo sottostima. Dopo diverse settimane di calo dei nuovi casi, infatti, la tendenza si è invertita e il virus è tornato a circolare rapidamente. Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe questa settimana i nuovi casi sono 255.442 contro i 160.751 della scorsa: un aumento del 58,9%. Il problema, però, è che al di là dei positivi il nuovo aumento dei casi si sta già trasformando in una maggiore pressione sugli ospedali: 206 ricoveri in terapia intensiva contro i 183 della scorsa settimana (più 12,6%); 4.803 malati con sintomi contro i 4.199 della scorsa settimana (più 14,4%). Calano leggermente gli attualmente positivi e le persone in isolamento domiciliare – rispettivamente meno 0,7% e 0,8% – e soprattutto i decessi: sono 337 contro i 416 della scorsa settimana, meno 19%.

Continuano ad aumentare le persone che si reinfettano, così come la circolazione delle nuove varianti Ba.4 e Ba.5. Ma il vero allarme, secondo Gimbe, arriva ancora dalla campagna di vaccinazione, che ormai si è completamente fermata: durante questa settimana si sono vaccinate con la prima dose appena 2.981 persone, mentre i vaccinabili sono oltre quattro milioni. Oltre ai quasi tre milioni che sono temporaneamente protetti per via della guarigione dal Covid.

Capitolo terze dosi: mancano all'appello otto milioni di persone che non hanno ricevuto la dose booster. Stesso discorso per la quarta dose per over 80, over 60 fragili e ospiti delle Rsa: meno di uno su cinque ha deciso di farla.

"La progressiva diffusione delle varianti BA.4 e BA.5 ha contribuito ad una netta ripresa della circolazione virale in tutto il Paese con effetti già evidenti anche sugli ospedali – spiega il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta – Invitiamo alla cautela per almeno tre ragioni: il numero dei positivi è largamente sottostimato per il massiccio utilizzo dei tamponi fai-da-te, è impossibile stimare l’entità di questa risalita d’inizio estate e i tempi per raggiungere il picco e lo stallo della campagna vaccinale ha generato una popolazione attualmente suscettibile all’infezione molto estesa". Perciò è fondamentale "ridurre la circolazione virale, in particolare indossando la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati e poco ventilati e in condizioni di grandi assembramenti anche all’aperto". Bisogna anche "potenziare la campagna vaccinale per tutte le persone a rischio di malattia grave, aumentando la copertura con la terza dose negli over 50 e con la quarta dose in tutte le persone vulnerabili incluse nella platea". E conclude: "Bisogna anche evitare di disorientare la popolazione con proposte antiscientifiche e rischiose per la salute pubblica, quale l’abolizione dell’isolamento per i positivi".