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Boom di casi Covid in Uk, 40mila da 4 giorni. Pregliasco: “Verificare non dipenda da nuova variante”

Il virologo Fabrizio Pregliasco commenta a Fanpage.it la nuova impennata di casi Covid nel Regno Unito, dove da quattro giorni i contagi superano quota 40mila: “La speranza è che non ci siano varianti nuove, magari più aggressive. Ma è anche vero che sono stati molto temerari. Niente mascherine al chiuso, nessuna limitazione, hanno adottato una una linea non prudenziale che invece mi sembra essere ad oggi la più perseguibile. In Italia? Aspettiamoci colpo di coda della pandemia, facciamo passare l’inverno”.
A cura di Ida Artiaco
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"La speranza è che non ci siano varianti nuove, magari più aggressive, alla base del nuovo aumento dei casi. Ma questo va verificato". Commenta così a Fanpage.it Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, la nuova impennata di casi Covid nel Regno Unito, dove da quattro giorni il bollettino ufficiale registra oltre 40mila infezioni in 24 ore. Solo ieri ne sono stati 45.150, il numero più alto da luglio. In crescita, seppur contenuta, anche i dati su decessi e ospedalizzazioni con l'Aace (Association of Ambulance Chief Executives) che racconta di pazienti costretti ad aspettare nelle ambulanze fuori dagli ospedali, in alcuni casi anche fino a 11 ore", come riporta il quotidiano inglese The Guardian.

Per l'esperto, dunque, bisogna verificare che alla base della nuova ondata oltremanica non ci sia una nuova variante, ma non solo. "Si tratta di una situazione legata anche al fatto che loro fanno molti più tamponi rispetto a quelli che riusciamo a fare qui in Italia e riescono a individuare meglio di noi i contagi. Ma è anche vero che sono stati molto temerari. Niente mascherine al chiuso, nessuna limitazione, hanno adottato una una linea non prudenziale che invece mi sembra essere ad oggi la più perseguibile". Tuttavia, guai a mettere in dubbio l'efficacia dei vaccini: "È vero che ci sono più decessi ma la proporzione rimane bassa. Quindi l'efficacia sul campo mi sembra mantenuta rispetto alla proporzione".

Sulla possibilità che anche in Italia possa esserci a breve una situazione simile a quella che si sta verificando nel Regno Unito, Pregliasco ha pochi dubbi: "Dobbiamo calcolare che anche noi stiamo lentamente tornando alla normalità e per di più anche a temperature favorevoli alle infezioni respiratorie. Io credo che un colpo di coda anche noi ce lo beccheremo tutto, ma con effetti quantitativi molto più contenuti. In una pandemia ogni nazione ha tempistiche diverse. Ci sono condizioni ambientali e situazioni sociali che possono variare. La pandemia è un unicum che vede tante micro-onde, che possiamo immaginare come quelle che nascono dopo che si getta un sasso in un stagno, piccole fluttuazioni che a mio avviso ci saranno ancora, anche da noi. Io dico che dobbiamo far passare l'inverno per capire, salvo una nuova variante carogna, come riuscire a superare l'emergenza e a convivere col virus".

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