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Bonus mamma: esteso anche alle donne straniere senza permesso di soggiorno di lunga durata

L’Inps, dopo la sentenza del tribunale di Milano degli scorsi giorni, ha confermato che il Bonus mamma – 800 euro per chi è almeno al settimo mese di gravidanza nel 2017 – verrà esteso anche alle donne straniere senza permesso di soggiorno di lunga durata.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il bonus mamma verrà erogato anche alle donne straniere senza permesso di soggiorno di lunga durata. Dopo la sentenza del tribunale di Milano che chiedeva questa estensione, l’Inps ha confermato che il bonus una tantum da 800 euro alle donne che siano almeno al settimo mese di gravidanza nel 2017 verrà quindi erogato anche alle madri straniere senza permesso di soggiorno di lunga durata.

Il tribunale di Milano aveva accolto il ricorso di Apn, Asgi e Fondazione Giulio Piccini contro le circolari dell’istituto di previdenza “in materia di premio alla nascita, per aver limitato l’accesso al beneficio economico ad alcune categorie di donne straniere e precisamente alle sole donne titolari della carta di soggiorno o carta di soggiorno permanente”.

"Il tribunale – si legge in una nota dell’Inps – ha conseguentemente ordinato di estendere il beneficio in questione a tutte le future madri regolarmente presenti in Italia che ne facciano domanda e che si trovino nelle condizioni previste dall’articolo 1, comma 353, legge 11 dicembre 2016, n. 232". L'istituto di previdenza precisa che la circolare è stata redatta seguendo le indicazioni della presidenza del Consiglio dei ministri e ricorda che per "accedere al premio per la nascita di 800 euro è necessario essere in possesso dei requisiti presi in considerazione per l’assegno di natalità di cui alla legge di stabilità n. 190 del 2014 e quindi sarebbe escluso l’accesso alle straniere senza carta di soggiorno", secondo quanto previsto dalle prime circolari.

L’Inps sottolinea ancora: ”L’istituto aveva fatto presenti queste restrizioni e da alcuni mesi aveva chiesto ai ministeri di valutare la possibilità di cambiare orientamento e fornire indicazioni per estendere la copertura ai soggiornanti di lungo periodo. In ottemperanza all’ordinanza sopra citata, l’Inps ha già interessato i ministeri vigilanti e la presidenza del Consiglio dei ministri e sta predisponendo i necessari interventi sulle procedure online”.

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