Bolzano, maxi ricerca per trovare il corpo di Peter Neumair: Adige prosciugato e cani dalla Germania
Portata dell’Adige ridotta ulteriormente rispetto ai giorni scorsi, centinai di uomini impegnati tra le acque del fiume e le sponde, coadiuvati da droni e imbarcazioni e persino da cani specializzati in ricerche tra le acque fatti arrivare appositamente dalla Germania, è la nuova maxi operazione di ricerca messa in campo dalle autorità per cercare di individuare e finalmente recuperare il corpo di Peter Neumair, l’uomo scomparso insieme alla moglie da Bolzano il 4 gennaio scorso e che si ipotizza vittima di un omicidio di cui è accusato il figlio Benno, ora in carcere.
Dighe chiuse sull'Adige e sommozzatori
L’operazione prenderà il via dalle prime ore di sabato quando scenderanno in campo centinaia di uomini tra carabinieri, finanzieri e vigili del fuoco per setacciare il fiume Adige, il cui livello verrà abbassato grazie alla chiusura di tutte le dighe della zona. È la stessa procedura che ha già portato esattamente una settimana fa al ritrovamento del cadavere della moglie di Peter, Laura Perselli e che ora si ritenta. Oltre alla chiusura delle dighe, disposta anche l’interruzione di tutti i lavori in corso sui greti dei fiumi in modo da massimizzare gli sforzi e aumentare la visibilità nelle acque. Il dispositivo di uomini e mezzi sarà imponente. Oltre ai militari e ai pompieri provenienti da diverse squadre del Trentino Alto Adige, ci saranno gruppi specializzati da fuori e tutti potranno contare su due elicotteri delle forze dell’ordine, diversi droni, ecoscandagli ed ecoscanner.
Per trovare il corpo di Peter Neumair cani dalla Germania
Fondamentale come sempre sarà il lavoro delle squadre di sommozzatori dei pompieri ma questa volta verranno utilizzati anche sette cani molecolari specializzati nella ricerca di cadaveri in acqua arrivati dalla Germania a seguito di contatti tra i carabinieri di Bolzano e la Bundespolizei. Contemporaneamente altre unità cinofile scandaglieranno invece entrambe le rive per tuto il tempo. Uno sforzo dettato dal fatto che gli inquirenti son ormai sicuri che Benno abbia ucciso entrambi i genitori gettandoli poi nell’Adige. Nel fiume infatti è stato ritrovato il cadavere della donna ma anche un paio di scarponcini da montagna che quasi certamente appartenevano a Peter Neumair, se contare la traccia di sangue sul ponte Ischia-Frizzi da dove si ritiene che Benno si sia liberato dei cadaveri dei genitori