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Bologna, scontri in centro tra antifascisti e polizia: il bilancio è di 7 feriti

Oggi pomeriggio un corteo antifascista ha sfilato per il centro a Bologna, per manifestare contro un comizio di Forza Nuova.
A cura di Annalisa Cangemi
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Si è concluso sotto il sacrario dei caduti partigiani di piazza Nettuno il corteo organizzato dai collettivi bolognesi per manifestare contro il comizio di Forza Nuova in piazza Galvani. Dopo gli scontri, la manifestazione degli attivisti ha attraversato le strade del centro per raggiungere il sacrario dove gli organizzatori hanno voluto simbolicamente concludere la di protesta.

La manifestazione si è svolta, nella zona circostante piazza Maggiore, su due binari paralleli: da un lato i collettivi che in tre occasioni sono entrati in contatto con la forze dell'ordine, dall'altro, a piazza Nettuno, il presidio organizzato da Cgil, Cisl, Uil, Arci e Anpi, al quale hanno aderito numerosi esponenti di Pd e Leu e ha partecipato anche il sindaco Virginio Merola con la fascia tricolore. Merola ha voluto sottolineare che "a Bologna, città medaglia d'oro per la resistenza, città della strage fascista alla stazione, Forza Nuova non ha cittadinanza".

Il bilancio finale di questo pomeriggio caldo è di sette feriti, sei manifestanti e un poliziotto. L'uomo delle forze dell'ordine è un poliziotto del reparto mobile di Padova, che è stato ferito durante gli scontri di piazza Cavour per lo scoppio di una bomba carta. È stato portato in ospedale per accertamenti. Fra i manifestanti, invece, sarebbero sei, secondo gli organizzatori della manifestazione, i feriti colpiti dalle manganellate.

Verranno invece rilasciati e denunciati a piede libero i due manifestanti che sono stati fermati durante gli scontri: saranno accusati di getto pericoloso di cose e altri reati di piazza.

Gli scontri di questa sera

Verso le 20 di questa sera una nuova carica, insieme all'uso degli idranti, è stata fatta dalle forze di polizia per disperdere il corteo organizzato dai centri sociali. I manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone di presidio nella centralissima piazza Cavour, e le forze dell'ordine hanno prima aperto gli idranti poi caricato il corteo. Dopo le cariche il corteo è arretrato di un centinaio di metri, poi i manifestanti si sono seduti per terra e hanno intonato "Bella Ciao". Durante gli scontri sono volati fumogeni, bottiglie e qualche grosso petardo.

Il leader di Forza Nuova Roberto Fiore era arrivato in piazza Galvani per il suo comizio elettorale, che si è svolto regolarmente. Ad attenderlo ha trovato una cinquantina di militanti della formazione di estrema destra, asserragliati in una piazza blindata e presidiata da centinaia di uomini delle forze dell'ordine, che lo hanno accolto con saluti romani e slogan come "Boia chi molla".

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