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Bologna, primo trapianto al mondo di vertebre umane su un paziente con tumore osseo

All’Istituto Rizzoli di Bologna, per la prima volta al mondo, una parte di colonna vertebrale è stata sostituita da quattro vertebre umane, conservate nella Banca del Tessuto Muscolo-scheletrico della regione. L’intervento è stato eseguito il 6 settembre su un paziente di 77 anni colpito da cordoma, forma maligna di tumore osseo.
A cura di Susanna Picone
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Per la prima volta al mondo in Italia è stato eseguito un intervento durante il quale una parte di colonna vertebrale è stata sostituita da quattro vertebre umane. L’intervento chirurgico senza precedenti è stato effettuato in Emilia-Romagna, all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, il 6 settembre scorso. A guidare l'equipe di medici il direttore della Chirurgia vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo del Rizzoli, Alessandro Gasbarrini. L’intervento è stato effettuato su un paziente di settantasette anni colpito da cordoma, forma maligna di tumore osseo. Per la prima volta al mondo, appunto, una parte di colonna vertebrale è stata sostituita da quattro vertebre umane, conservate nella Banca del Tessuto Muscolo-scheletrico della regione.

Intervento senza precedenti in Emilia Romagna – "Un intervento senza precedenti al mondo", precisa la Regione. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati alla stampa presso la sede della Regione Emilia Romagna. La banca del tessuto muscolo-scheletrico della Regione Emilia Romagna, che ha sede al Rizzoli, ha fornito le vertebre umane trapiantate al paziente. Una realtà d'eccellenza, la prima nata in Italia e la più importante per numero di tessuti conservati e distribuiti, con oltre il 50 per cento del tessuto da donatore utilizzato in Italia che arriva da qui.

Il paziente sta bene ed è stato dimesso – Il paziente sul quale è stato effettuato il trapianto, spiega il direttore Gasbarrini, "sta bene" ed è stato dimesso. "È stato da noi circa un mese. Dopo i primi 15 giorni di controllo post operatorio è stato dimesso in un altro reparto, per la fisioterapia, dove è stato rimesso in piedi e in condizioni di avere una vita il più normale possibile. Poi, quando era in condizioni di farlo, è tornato tra i suoi affetti", ha spiegato. Poi Gasbarrini ha spiegato nel dettaglio l'intervento effettuato il 6 settembre scorso. “La particolarità – ha sottolineato – è l'innesto di ossa umane e non di protesi metalliche o in carbonio, prelevate da un donatore e conservate a 80 gradi sotto zero dalla banca del tessuto muscolo-scheletrico della Regione, che ha sede proprio al Rizzoli”. "Non è mai stata impiantata una vertebra al posto di un'altra vertebra al mondo – ha detto ancora – più biologico di così è impossibile, meglio della natura non c'è nulla".

Svolta nella storia dei trapianti in Italia e nel mondo – "Un risultato straordinario, che rappresenta una svolta nella storia dei trapianti in Italia e nel mondo – il commento del presidente della Regione, Stefano Bonaccini -, siamo orgogliosi di poter avere, in Emilia Romagna, professionisti e strutture capaci di realizzare interventi come questo, per un sistema sanitario pubblico che vogliamo sempre più in grado di offrire servizi e cure di alta qualità, proiettandosi già nel futuro con tecniche e strumenti all'avanguardia". E l'assessore regionale alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi: "Parliamo di un'operazione che ha richiesto non solo grande competenza clinica, ma un'altissima efficienza di tutta la macchina organizzativa”. “L'eccezionalità di questo intervento apre davvero una nuova prospettiva nel campo della chirurgia ortopedica ricostruttiva in oncologia, e non è un caso che si sia svolto in Emilia-Romagna, dove si continua a investire in tecnologia, ricerca, innovazione, risorse umane", ha aggiunto.

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