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Guerra in Ucraina

Bologna, primo giorno di scuola per 12 bambini ucraini in fuga dalla guerra: “Benvenuti”

Giornata di festa alla primaria “Donini” di San Lazzaro di Savena, a pochi passi dall’ex Covid hotel adibito per l’accoglienza a chi scappa dai bombardamenti in Ucraina.
A cura di Beppe Facchini
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Tornare sui banchi di scuola, condividere la classe coi propri coetanei, giocare durante la ricreazione e respirare finalmente qualche attimo di normalità, provando a mettersi alle spalle il lungo viaggio carico di paura che si è dovuto affrontare prima di arrivare in Italia. Per dodici bambini ucraini, fuggiti dal proprio Paese insieme alle mamme, tutto questo è diventato realtà. Grazie all'impegno del Comune di San Lazzaro, dove si trova una delle strutture scelte dalla prefettura locale per l'accoglienza ai profughi scappati dai bombardamenti, la scuola primaria “Donini”, a pochi passi dalla loro momentanea sistemazione, ha aperto i propri cancelli e in sette delle sue classi, dalla prima alla quinta elementare, da questa settimana ci saranno dei nuovi alunni. Sono stati accolti lunedì 7 marzo con una vera e propria festa colorata col giallo e azzurro della bandiera ucraina e con quelli del tricolore italiano, ma soprattutto con un emozionante coro di benvenuto intonato dai loro nuovi compagni di classe, entusiasti di poterli abbracciare, conoscere e fare spazio in aula.

“L'accoglienza è un atto dovuto, non abbiamo fatto nulla di diverso di quello che avremmo fatto in qualunque momento della nostra vita come dipendenti pubblici e come presidio dello Stato” spiega a Fanpage.it Giuseppe Santucci, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo numero 2 di San Lazzaro, di cui fa parte scuola primaria in questione. “Alcuni sono fratelli -continua- e quindi abbiamo cercato di sistemarli mantenendo il gruppo familiare quanto più unito possibile”. Al loro fianco ci saranno fin da subito delle persone che daranno una mano per superare l'iniziale barriera linguistica e fra di loro ci sono anche genitori di altri bambini di origine ucraina. Ad ogni nuovo alunno nel piccolo comune alle porte di Bologna, inoltre, sono stati consegnati penne, quaderni, colori e zainetti per ritrovare già dal primo giorno il proprio posto in classe senza doversi sentire diversi da tutti gli altri. Ma si è trattato comunque di un rischio che nessuno ha dovuto correre, visto che i bambini non hanno perso tempo per fare amicizia e per dimostrare tutto il proprio affetto, ancora prima del rientro fra i banchi.

“Quando siamo andati a prenderli dall'Unaway erano molto emozionati, per loro è veramente un primo giorno di scuola” sottolinea la prima cittadina di San Lazzaro, Isabella Conti, che ha accompagnato personalmente i 12 bambini ucraini a scuola, rivolgendo un enorme ringraziamento ai docenti, ai genitori, al personale e soprattutto ai giovanissimi concittadini, protagonisti di quella che, “ne sono certa, diventerà una storia meravigliosa, una favola. Vederli ridere dopo tanti giorni in cui piangevano e basta -continua- mi ha fatto subito capire che i bambini hanno anche una capacità incredibile di superare le avversità e guardare con speranza al domani. La scuola è veramente un pilastro che abbiamo voluto attivare immediatamente e fra qualche giorno avremo anche l'inserimento nella scuola dell'infanzia per i più piccoli”. Non solo. L'amministrazione punta anche ad aiutare le mamme giunte dall'Ucraina a preparare il curriculum e a cercare attivamente un'occupazione, ben sapendo che l'emergenza è solo all'inizio. Conti, infatti, conclude: “Ci aspettiamo almeno un altro centinaio di arrivi da qui alla fine della settimana”.

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