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Bologna: prima di morire donna dona 500mila euro ai bambini malati

La somma è stata donata al reparto di oncoematologia pediatrica del Sant’Orsola di Bologna.
A cura di D. F.
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Marisa Baldacci, una donna imolese, ha deciso di donare – tramite lascito testamentario –  500 mila euro al reparto di oncoematologia pediatrica del Sant'Orsola di Bologna. La cifra servirà a finanziare il rinnovo di una convenzione fra l’associazione genitori ematologia oncologia pediatrica (Ageop) e il laboratorio di ricerca e diagnostica oncoematologico del policlinico. Quando ha dovuto redarre il suo testamento, la generosa donna ha chiesto un consiglio alle suore di Santa Teresa, che hanno dato il loro parere sull'associazione alla quale devolvere il patrimonio. La scelta è quindi ricaduta su Ageop, una Onlus già convenzionata con il nosocomio, che opera nel quarto e quinto piano del padiglione di pediatria. Qui come racconta Repubblica – "ci sono mezzi e tecnologie all’avanguardia che permettono di diagnosticare il tipo di leucemia in un massimo di tre giorni, per poi poter studiare una terapia adatta, fino alla soluzione di trapianto del midollo osseo".

Spiega un ricercatore: "Senza quelle strumentazioni dovremmo esternalizzare parti dell’analisi e per una diagnosi completa potrebbero volerci due mesi". Ageop finanzia i progetti di ricerca e i ricercatori stessi, che possono in seguito essere assunti dall’azienda ospedaliera tramite un bando. "La ricerca clinica – sostiene Andrea Pession, direttore dell'Unità operativa di Pediatria del policlinico – come quella che viene portata avanti nel nostro laboratorio in Oncoematologia Pediatrica, è un ponte tra la scienza di base e la salute degli esseri umani. Ci sono pochi investimenti pubblici verso questo tipo di ricerca perché è difficile comprendere le sue immediate implicazioni nella pratica clinica".

Roberta Zampa, presidente dell'associazione – che annualmente ospita fra i 110 e i 130 bambini – ha commentato: "Questo reparto è nato come un posto all’avanguardia. Fare accedere il maggior numero di bambini possibile alle miglior cure possibili è un onore, ma anche un dovere etico e morale". Farlo sarà possibile anche grazie alla generosa donazione della signora Baldacci.

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