Bologna, nella fabbrica di bolle di sapone più antica : “Inventammo noi il labirinto sul tappo”
Riuscire a portare avanti un'attività con oltre ottant'anni di storia e trentacinque dipendenti, basandosi quasi esclusivamente su acqua e sapone, non è poi così impossibile come qualcuno può immaginare. Per informazioni rivolgersi al un'azienda di San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, leader in Europa per la produzione di bolle di sapone, appunto.
Nata nel 1938 per il settore dei dolciumi per bambini (il nome originale era Nuova Dolciaria), dopo vent'anni l'intera proprietà passa nelle mani della famiglia Melotti, che da quel momento decide di cambiare strategia e puntare sugli oggetti di plastica. I dolci lasciano il posto così alla produzione di diverse lavorazioni con questo materiale, a partire dai giocattoli e soprattutto ai soldatini, fino a quando, verso la fine degli anni Sessanta, comincia una nuova svolta: le bolle di sapone diventano sempre più il prodotto principale, tanto che Athos Melotti, il proprietario, dopo poco inventa anche il famosissimo labirinto sul tappo dei tubetti, detenendone il brevetto per vent'anni. Poi in società entrano i figli Alessandro e Andrea, attuale amministratore delegato, e successivamente anche i nipoti, giungendo così ai giorni nostri con la terza generazione della famiglia delle bolle di sapone Made in Italy alle prese con le sfide future di un settore non semplicissimo. Il modo di giocare dei più piccoli non è più quello di una volta, è evidente, e lo conferma anche lo stesso Andrea Melotti: “È chiaramente un mercato complesso, difficile, ma fortunatamente le bolle di sapone non si possono ancora replicare virtualmente, continuando a suscitare sempre una grossa curiosità nei bambini, ma anche negli adulti”. È la magia di un gioco probabilmente intramontabile, prodotto da queste parti in maniera semplice ma sempre attenta alla qualità, attenendosi a tutti i più importanti protocolli in materia, con tanto di certificazioni che non tutti i competitors riescono a vantare. Che poi, a far concorrenza alla Dulcop non sono in tanti, ma c'è anche chi lo fa senza rispettare le stesse regole. In particolare, spiega Melotti, è la concorrenza cinese quella che va maggiormente attenzionata, soprattutto perchè “non filtrata e controllata” come si dovrebbe.
Ad ogni modo, oggi l'azienda di San Lazzaro continua ad essere la più importante del settore, presente in ben cinquanta mercati (compreso naturalmente quello italiano), con una produzione di circa 400mila tubetti da 60 ml e 40mila litri di liquido al giorno. “Da qui non esce nulla che non sia stato controllato”, assicura infine il numero uno della ditta bolognese, ben consapevole che quando ci sono i bambini di mezzo le precauzioni non sono mai abbastanza. L'obiettivo rimane dunque quello di continuare a garantire divertimento e sicurezza, per piccoli e adulti, con un intramontabile gioco senza età, capace di mantenere, nonostante gli anni, il fascino di sempre.