Bologna, morì dopo intervento all’alluce valgo: 3 medici indagati per omicidio colposo
Tre medici sono stati rinviati a giudizio per il decesso della signora Mirella Bonatti, una settantacinquenne morta in seguito a un’operazione per correggere un alluce valgo. L’intervento fu eseguito il 2 febbraio 2016 nella clinica privata accreditata "Nigrisoli" a Bologna e la paziente morì alcuni mesi dopo, il 20 luglio a Imola, a causa di una sepsi seguita a un’infezione. I tre medici finiti a processo sono accusati di omicidio colposo e viene loro contestato, a vario titolo, di non aver considerato fattori di rischio che consigliavano di rinviare l’operazione, peraltro di non sicura utilità terapeutica. Secondo l’accusa formulata dal procuratore aggiunto Francesco Caleca, alla paziente non fu ad esempio prescritta una profilassi pre-operatoria né, dopo l’intervento, una cura a base di antibiotici nonostante fattori di rischio quali il diabete e una insufficienza renale. Sarebbero inoltre stati sottovalutati elementi clinicamente significativi dell’infezione già in atto, per cui non fu mai prescritta una adeguata terapia antibiotica.
Il processo inizierà a ottobre – La prima udienza del processo è in programma l’11 ottobre. L’avvocato Alberto Santoli difende due dei medici rinviati a giudizio, per il terzo c’è l’avvocato Stefano Molinari. Il marito e la figlia della vittima, parti civili nel processo, sono assistiti dall’avvocato Patrizio Orlandi.