Esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana

Bologna, esplosione in una centrale idroelettrica di Suviana: ci sono morti, feriti e dispersi

Lo scoppio si sarebbe verificato in una delle due centrali elettriche che regolano il bacino di Suviana, sull’Appennino Bolognese. Nell’esplosione sono morte tre persone. Altre tre sono rimaste ferite e sei risultano al momento disperse. L’incendio è avvenuto 30 metri di profondità.
A cura di Biagio Chiariello
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La centrale di Suviana
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Un'esplosione si è verificata attorno alle 15 in una centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, nel comune di Camugnano, sull'Appennino Bolognese. Per aggiornamenti in tempo reale è possibile seguire la diretta a questo link.

Al momento, le vittime accertate sono tre, altrettanti i feriti. Altre sei persone risultano disperse, secondo i dati comunicati dalla prefettura di Bologna. L'esplosione sarebbe avvenuta in un generatore collegato a una turbina. La diga comunque non sarebbe rimasta coinvolta dallo scoppio.

In volo si sono alzati tre elisoccorso da Bologna e da Modena per raggiungere il luogo dell’evento e prestare le prime cure, per poi trasportare i feriti in ospedale. Sul posto sono presenti i carabinieri e una settantina di vigili del fuoco.

"Pare sia scoppiato un incendio al piano meno nove, la centrale è tutta sotto il livello del lago a circa 30 metri profondità". Lo ha detto all'ANSA Marco Masinara, sindaco di Camugnano, a proposito dell'esplosione. Secondo le prime, ancora parziali, informazioni, "stavano facendo dei lavori alle turbine, dentro c'è il personale. Mi hanno riferito che stanno provando a entrare i vigili del fuoco ma stanno avendo difficoltà". Il sindaco sta andando sul posto, dove c'è anche la polizia municipale, insieme a mezzi di soccorso e varie ambulanze.

I locali dov'è avvenuta l'esplosione si trovano al livello meno 9 e "sono sommersi, secondo le indicazioni di chi e' sceso lungo il condotto". Lo ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici.

"Sto andando sul posto con il sindaco Matteo Lepore e con il comandante dei vigili del fuoco. Stanno verificando cosa è successo, anche sul numero dei feriti e dei dispersi al momento non ci sono certezze. I feriti dovrebbero essere 4 o 5, ma non è un dato certo. Dobbiamo ancora capire, credo stessero facendo dei lavori di manutenzione nella centrale", ha detto all'Ansa il prefetto di Bologna Attilio Visconti.

"Purtroppo c'è stata una brutta notizia in Emilia Romagna, stiamo seguendo con apprensione gli sviluppi della situazione, siamo solidali con tutte le famiglie preoccupate per il destino dei loro cari". Lo ha detto Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri parlando dell'esplosione sull'Appennino bolognese.

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La centrale idroelettrica di Bargi, nel Comune di Camugnano, è dell’Enel. Costruita sulla sponda del lago di Suviana, è la più potente dell’Emilia Romagna.

"L'incidente si è verificato sotto il livello dell'acqua: c'è parecchio fumo, fatichiamo e entrare nei locali. Per prestare soccorso servono visibilità e basse temperature". Lo ha detto, il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici. "Quando arriveremo al piano dell'incidente capiremo meglio. Anche dopo avere contattato il responsabile Enel dell'impianto. In quei piani c'erano i trasformatori. Le cause non le sappiamo".

La centrale idroelettrica del Lago di Suviana è di proprietà di Enel, che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili, e in una nota fa sapere che dopo l'incendio "ha tempestivamente attivato tutte le necessarie misure di sicurezza come da procedure interne per garantire il corretto svolgimento delle procedure di evacuazione a tutela del proprio personale. Enel – aggiunge la nota – è in contatto e stretto coordinamento con i Vigili del Fuoco ed Autorità competenti".

La diga del bacino artificiale di Suviana, come detto, non risulta coinvolta nell'incidente alla centrale elettrica. Secondo quanto si apprende dai soccorritori, l'esplosione ha riguardato la centrale di pompaggio e turbinaggio che si trova a circa 2 chilometri di distanza. Al momento dunque non si registra alcun danno alla struttura della diga.

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