Bologna, docente universitario “no Green Pass” allontanato dall’aula: “Non voglio piegarmi”
Francesco Benozzo, professore associato di Lettere Moderne all'Università di Bologna, è stato allontanato da un'aula dell'ateneo in cui stava tenendo una lezione: il docente, poeta e filologo modenese aveva in passato espresso posizioni molto critiche nei confronti del Green Pass, di cui non si era dotato ma il cui possesso è obbligatorio per accedere non solo agli istituti scolastico ma anche agli atenei universitari. Come ha confermato la stessa UniBo, il Dipartimento di Lingue letterature e culture moderne ha chiesto al docente di lasciare l'aula, in ottemperanza al decreto che prevede l'obbligo di possedere la certificazione verde per studenti, docenti e personale universitario.
Intervistato da Repubblica il professor Benozzo ha spiegato le ragioni della sia contrarietà al certificato: "La mia è coerenza: non posso insegnare ai miei studenti l’arte del dubbio e poi piegarmi. Considero il Green Pass una normativa barbarica, uno strumento discriminatorio: sei sanzionato e ti tolgono il lavoro in assenza di un illecito", ha detto. "Da sempre contesto la gestione pandemica e cerco di far capire a che punto siamo arrivati all’università dove non c’è più spazio per il libero pensiero. Da una parte l’ateneo va in piazza a difesa di Patrick Zaki, studente del mio Dipartimento, dall’altra sono stato censurato perché esercito il pensiero critico. Non sono un esagitato, il mio curriculum parla da solo: 700 pubblicazioni, la candidatura al Nobel per la Letteratura, il coordinamento del dottorato in Studi letterari e culturali. È una questione di principio. E andrò fino in fondo".
Non si è fatta attendere nei confronti del docente la solidarietà di alcuni studenti contrari, come lui, al certificato verde: "Il 5 ottobre il professor Benozzo sarà di nuovo in aula nel tentativo di svolgere in libertà il proprio lavoro. Saremo al suo fianco, pacificamente, affinché questo possa accadere".