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Bologna, ciclista investito e ucciso da un camion Hera della raccolta rifiuti

Il 64enne Antonio Cavallaro è stato investiti e ucciso ieri mattina a Bologna da un camion della nettezza urbana di Hera, multiutility che si occupa della raccolta dei rifiuti.
A cura di Davide Falcioni
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Immagine di repertorio
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Antonio Cavallaro, un uomo di 64 anni originario di Siderno (RC) ma residente a Bologna, è stato investito ieri mattina nel capoluogo emiliano da un camion della raccolta rifiuti di Hera mentre stava pedalando in sella alla sua bici da corsa. L'incidente è avvenuto intorno alle 11 e 30: l'uomo stava percorrendo via Toscana, in direzione centro, e nella stessa direzione si stava dirigendo un camion della nettezza urbana. La tragedia è avvenuta all’incrocio con via della Foscherara, dove il mezzo di Hera ha svoltato investendo Cavallaro. Sulla dinamica della tragedia sta indagando la polizia, ma il sospetto è che il ciclista non sia stato visto dal conducente per essere finito in un "angolo cieco".

Gli angoli ciechi di un camion sono le zone intorno al veicolo che l'autista non riesce a vedere se seduto al posto di guida. Quanto siano ampi questi angoli ciechi dipende dalla dimensione del mezzo e quindi anche dalla posizione esatta dell'autista. Nel dettaglio, gli angoli ciechi di un camion si trovano sulla parte posteriore del veicolo, sul lato destro e sinistro e dietro il conducente. Ma ogni modello di tir ha i suoi unici punti ciechi: variano quindi in base al tipo di veicolo.

In un breve commento, la multiutility Hera ha espresso "il più profondo cordoglio per quanto accaduto e la vicinanza alla famiglia della vittima" e si è messa "a disposizione delle autorità competenti". Solodaroetà alla famiglia della vittima è stata espressa anche da Matteo Lepore, sindaco di Bologna. Il mezzo di Hera è stato messo sotto sequestro e, quasi sicuramente, la procura del capoluogo emiliano aprirà anche un fascicolo d’inchiesta. Un atto dovuto. Antonio Cavallaro, era nato a Siderno, in provincia di Reggio Calabria, ma era residente a Bologna dove svolgeva la professione di medico dentista. Il ciclismo era la sua più grande passione.

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