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Bologna, anziano ha un infarto in strada, salvato da tre ragazzi: “Devo loro la vita”

Un mese fa Luigi Martelli, 73 anni, è stato colto da un infarto in una strada di Roma: a salvargli la vita Stefano Ponticelli, 26 anni, Giulio Veronesi, 25 anni, e Matteo Laschi, liceale di 18 anni.
A cura di Davide Falcioni
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Tre ragazzi hanno salvato la vita a un settantatreenne colpito da arresto cardiaco in strada a Bologna. L'episodio risale al 16 settembre attorno alle 13 in zona San Mamolo e oggi, in occasione della ‘Settimana Viva! Per la rianimazione cardiopolmonare', promossa da Resuscitation Council, i quattro protagonisti si sono ritrovati alla centrale operativa 118 dell'ospedale Maggiore, alla presenza dell'assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini e del direttore del dipartimento dell'Emergenza Giovanni Gordini.

Una storia presa ad esempio per confermare che "il sistema di emergenza a Bologna funziona – sottolinea Gordini – ed è anche basato sul coinvolgimento attivo dei cittadini, in questo caso molto giovani". Il primo a intervenire in soccorso di Luigi Martelli – colpito da infarto – è stato Stefano Ponticelli, fotografo di 26 anni: "Stavo tornando a casa per l'ora di pranzo, quando lungo la strada in via Alamandini ho visto questo signore accasciato a terra sul fianco destro; mi sono fermato con la macchina. Ho urlato per capire se fosse sveglio, ma non mi rispondeva. Così ho chiamato il 118 e mi hanno indirizzato con il telefono a fare il massaggio cardiaco che non avevo mai fatto prima, per fortuna è andata bene".

Pochi istanti dopo è arrivato anche Giulio Veronesi, 25 anni, neolaureato in Medicina: "Abito di fronte, ho capito la situazione e sono corso giù. Ho dato il cambio a Stefano e nel frattempo il 118 era in chiamata". Sul posto è accorso anche Matteo Laschi, liceale di 18 anni: "Ero andato a prendere la mia ragazza a scuola, mentre l'aspettavo in auto, mi è arrivato l'allarme di una persona in arresto cardiaco nelle vicinanze sull'applicazione del 118 (l'app Dae Responder), mi sono precipitato e ho dato il cambio a Stefano e a Giulio nel massaggio".

Oggi Luigi sta bene e ha riabbracciato i ‘suoi' "angeli custodi": "Sono stati eccezionali, gli devo la vita", ha detto.

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