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Bologna, a scuola di Drag Queen con Simona Sventura: “È bello far sorridere la gente”

Al via le nuove lezioni della Drag Queen Academy ideata da Simona Sventura, al secolo Giuseppe Lamura. Corsi di portamento, trucco, improvvisazione e gestione del palco per tutto il giorno e poi spettacolo finale. Per molti è la prima volta sui tacchi davanti ad amici e parenti. “E non ci sono soltanto uomini, ma anche donne – spiega la preside – trans, non binari: è un’arte che non prevede generi, assolutamente, dandoti la possibilità di trasformarti in quello che vuoi”.
A cura di Beppe Facchini
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Dal portamento all'improvvisazione, dal ballo alla presenza scenica sul palco. Senza dimenticare make up e gestualità, fondamentali per far passare al meglio quel messaggio di libertà che per Giuseppe Lamura, meglio noto come Simona Sventura, si nasconde dietro ai segreti dell'arte drag. Professionista del settore, Lamura ha creato da qualche anno a Bologna una vera e propria Drag Queen Academy per condividere la sua esperienza con chiunque abbia voglia di approcciarsi a questa forma d'arte. Nel tempo, sottolinea lui stesso, “è stata sdoganata tantissimo, visto che ormai ci sono drag dappertutto: nella televisione, nel cinema, nei locali. Quindi per molti può diventare anche una professione, oltre che un hobby. E non ci sono soltanto uomini, ma anche donne -continua- trans, non binari: è un'arte che non prevede generi, assolutamente, dandoti la possibilità di trasformarti in quello che vuoi”.

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Una volta al mese, solitamente di domenica, gli iscritti al corso si ritrovano in un teatro, svolgono le loro lezioni e a fine giornata si esibiscono davanti ad un pubblico vero, spesso pieno zeppo di amici o parenti invitati alla loro prima volta sui tacchi. Come nel caso di Stefano, in arte Stephanie La Monaca e autista di ambulanze di professione, che dopo il teatro ha deciso di darsi all'arte drag, battezzando il suo esordio in altri panni davanti a papà e zio, giusto qualche giorno fa. O come Alessio, 32enne che dal pronto soccorso Policlinico Sant'Orsola di Bologna ha deciso di dilettarsi anche con la pole dance per la sua prima esibizione, col cuore in gola per l'emozione. “Mi voglio lanciare in questo mondo di luccichini e paillette perchè è una passione nascosta da anni e finalmente ho deciso di tirarla fuori e lanciarmi” racconta invece Davide, 44enne della provincia di Varese, che lavora in aeroporto. Ma poi ci sono anche Frales (“O Ludmilla, dipende da come come sono vestito”), venuto dal Brasile proprio per inseguire il sogno di affermarsi nel mondo dell'arte drag, e Marco (“Marcela di notte”) che così può ampliare le sue capacità nella professione di animatore. O ancora come Edoardo, studente di 22 anni in un istituto di grafica, in arte Kannibal (già Miss Drag Queen Emilia-Romagna), che spiega: "Sono sempre stato una persona creativa e mi piaceva espormi, fin da piccolo, e quindi ho indeciso di intraprendere questa strada perchè lavora su tantissimi aspetti. La musica, i colori, i vestiti, comunicare con le persone: unisce tanti aspetti che magari con altre forme d'arte è più difficile".

Oltre a Simona Sventura, la preside, a dare il loro contributo per portare avanti l'academy ci sono anche altri volti noti del settore, come Salvo Pinto, alias Miss Pingy, e Aldo Piazza, in arte Ape Regina, alla ribalta del grande pubblico qualche anno fa nei panni di Mara Maionchi, con Piero Chiambretti in tv. Arrivare a certi palcoscenici, però, non è semplice, come ricorda lo stesso Aldo, che consiglia alle nuove leve “di non montarsi la testa e di essere sempre se stessi, lavorando bene”. E senza dimenticare alcun dettaglio, come invece ricorda continuamente anche “la preside” fra una lezione e l'altra, prima dello spettacolo finale che ogni volta rappresenta il culmine delle giornate di corso. Un momento emozionante per tutti, novelle drag e non solo, con la tensione che si scarica solo a sipario chiuso, tornandosene alla vita di tutti i giorni con una piacevole certezza. Quella che specifica infine Giuseppe Lamura: “È bello far sorridere la gente ed essere sicuri di sé”.

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