Bollettino covid, casi e tasso di positività in aumento nell’ultima settimana: “Effetto riapertura scuola”
Più casi di contagio da coronavirus e dunque incidenza e tasso di positività covid in lieve aumento nell’ultima settimana in Italia. È la principale indicazione del nuovo bollettino Covid con i dati della settimana dal 26 settembre al 2 ottobre. Un andamento delle infezioni che sembra indicare un impatto da parte delle riaperture delle scuole dopo la pausa estiva. Lo stesso report registra però un calo dei morti dopo l’aumento della settimana scorsa a segnalare la minore presenza di casi gravi: 85 contro 112.
Nel dettaglio, i nuovi positivi covid confermati nell’ultima settimana sono stati 13.073, in aumento del 17% rispetto agli 11.164 del periodo 19-25 settembre. Sale lievemente anche il tasso di positività, che passa dal 13,1% al 13,8% a causa dell’aumento del numero di tamponi eseguito: quasi il 12% in più rispetto alla settimana precedente.
Nel periodo 23-29 settembre, in Italia l'incidenza di casi diagnosticati è stata pari a 21 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto ai 16 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente. Di conseguenza l'indice di trasmissibilità (Rt), calcolato con dati aggiornati al 2 ottobre e basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 24 settembre è pari a 1,20, con range 1,12-1,28, in aumento rispetto alla settimana precedente quando era sotto la soglia di uno a 0,90
Le fasce di età che registrano il più alto tasso di incidenza settimanale sono quella 80-89 e sopra i 90 anni che sono le stesse che hanno anche tassi di ospedalizzazione e mortalità più elevati. Dal punto di vita territoriale, l’incidenza settimanale dei contagi covid risulta in lieve aumento nella maggior parte delle Regioni. L’incidenza più elevata è stata riportata nella regione Veneto (41,3 casi per 100.000 abitanti), e la più bassa in Calabria, in cui non sono stati riportati casi.
Per quanto riguarda le varianti covid, "dati preliminari relativi al mese di settembre 2024 evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di KP.3.1.1. In crescita, inoltre, la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio ricombinante XEC".