Bollette a 28 giorni, come calcolare lo sconto imposto dal Garante
L'Agcom ha proposto giorni "gratis" di bolletta per rimborsare gli utenti. E' questa la richiesta formulata dall'Autorità, che con quattro diffide ha chiesto a Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre di posticipare l'emissione della prossima fattura di un numero di giorni pari a quelli "erosi", con l'emissione delle bollette a 28 giorni. Il meccanismo è semplice: lo "sconto" si calcola a partire dal 27 giugno 2017, data in cui l'Agcom ha sancito l'obbligatorietà della bolletta mensile. Il calcolo sarà diverso per ogni cliente, ma, come ha precisato il commissario dell'Agcom, Francesco Posteraro non è previsto alcun limite dei giorni da reintegrare: "A ciascun utente dovranno essere restituiti tutti i giorni erosi a partire dal 23 giugno 2017".
Dunque, spiega la diffida, "nel caso di una fattura emessa ad aprile con decorrenza dal primo al 30 aprile e in presenza di una erosione pari a 15 giorni, la decorrenza della fattura dovrà essere posticipata al 16 aprile e conseguentemente il periodo fatturato dovrà risultare quello intercorrente dal 16 aprile al 15 maggio".
La diffida dell'Agcom tiene conto del procedimento in corso presso il Tar del Lazio, presentato dagli operatori di telefonia, che ha sospeso il pagamento dei rimborsi fino all'udienza del 31 ottobre 2018, lasciando "gli utenti privi di una tutela immediata ed effettiva, in quanto essi sarebbero costretti ad attendere molti mesi prima di vedersi riconosciuta tale restituzione, e nel frattempo non sarebbero nemmeno pienamente liberi di migrare verso altri operatori". Si otterrebbe così, si legge, "l'effetto paradossale di costringere gli utenti a subire anche l'aumento dei canoni mensili che l'operatore ha già preannunciato in coincidenza col ritorno al ciclo di fatturazione mensile".
Per questo motivo, l'Agcom ha scelto questa soluzione, "nel rispetto e in esecuzione dell'ordinanza del Tar, garantisca un immediato effetto ripristinatorio a beneficio degli utenti, assicurando, al contempo, una soluzione ai rilievi formulati dal giudice amministrativo con riguardo agli equilibri finanziario-contabili dell'azienda".
Ma il meccanismo non ha convinto Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, perché "i consumatori hanno diritto a riavere i soldi e non un bonus di giorni". Soddisfatto invece il Codacons: "Sosteniamo la richiesta dell'Agcom perché da un lato consentirà di riconoscere agli utenti gli indennizzi loro spettanti per le pratiche fuorilegge messe in atto dagli operatori, dall'altro permetterà alle società della telefonia di ottemperare ai propri obblighi senza alcuna difficoltà tecnica e in modo del tutto automatico attraverso la posticipazione dell'emissione delle fatture". Un modo per dire che adesso le compagnie non avranno più scuse né impedimenti burocratici per restituire i soldi ai propri clienti.
Come calcolare lo sconto
Lo sconto, dunque, sarà parametrato all'effettivo importo non dovuto pagato dai clienti nel corso di questi anni di fatturazione a 28 giorni. Ma come si calcola materialmente questo sconto? Secondo quanto comunicato da Agcom, il calcolo è piuttosto complicato: in sostanza, a partire dal mese di aprile, dovrebbe essere applicato in bolletta uno sconto pari al numero di giorni ‘contestati' dal Garante, a partire dunque dal 27 giugno 2017. I giorni da scontare cambierebbero quindi da cliente a cliente, in base all'inizio del loro abbonamento. Ad esempio, "una fattura decorrente dal 27 giugno avrebbe dovuto coprire il periodo fino al 22 luglio successivo; invece applicando il calcolo quadrisettimanale, il periodo fatturato si sarebbe fermato al 20 luglio, con una erosione pari a 2 giorni. Il successivo periodo di decorrenza avrebbe dovuto essere quello dal 23 luglio al 22 agosto; invece, sempre in base al calcolo quadrisettimanale, la decorrenza avrebbe riguardato il periodo dal 21 luglio al 17 agosto, con una erosione di 3 giorni sul singolo ciclo di fatturazione e di 5 sul totale dei due cicli di fatturazione. E così via", scrive Agcom.