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Bollate: omicida non rientra in carcere dopo un permesso premio

Ballouti Moncef, un tunisino che avrebbe dovuto scontare la pena fino al 2020, non è tornato dopo aver usufruito del permesso. Pochi giorni fa l’evasione di Filippo De Cristofaro.
A cura di S. P.
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Ancora un’evasione, di nuovo per un mancato rientro da un permesso premio. A pochi giorni di distanza dal caso di Filippo De Cristofaro, il “killer del catamarano” condannato all’ergastolo per l’omicidio di una skipper, da Bollate arriva la notizia del mancato rientro in carcere di un altro detenuto. Si tratta di un tunisino condannato per omicidio e che avrebbe dovuto scontare la pena fino al 2020. Si chiama Ballouti Moncef ed è ricercato da domenica, da quando cioè non è rientrato dopo un permesso premio. A renderlo noto è stato il sindacato della polizia penitenziaria Osapp.

Detenuto evaso anche da Monza – “Due giorni fa non è tornato dall'ennesimo permesso – conferma il vice capo del Dap, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Luigi Pagano – L'anno prossimo poteva aspirare ai servizi sociali. Il direttore del carcere non si spiega ancora cosa sia potuto succedere, visto che il suo comportamento è stato sempre irreprensibile. È anche possibile – hanno fatto sapere – che gli sia successo un incidente”. E il detenuto di Bollate non è l’unico a essere scomparso negli ultimi giorni: ieri un altro uomo, un marocchino di 39 anni, è evaso dal carcere di Monza.

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