video suggerito
video suggerito

Bocciato lo sciopero dei camionisti del 14 marzo, l’annuncio della Commissione di Garanzia

La Commissione di garanzia degli scioperi ha bocciato lo stop dell’autotrasporto italiano, proclamato a partire da lunedì prossimo, 14 marzo. Si rileva il “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni” e richiama “l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione”.
A cura di Ida Artiaco
11.965 CONDIVISIONI
Immagine

Lo sciopero proclamato a partire da lunedì prossimo, 14 marzo dalle aziende di autotrasporto a livello nazionale "per causa di forza maggiore" in seguito al caro benzina, è stato bocciato dalla Commissione di garanzia. Con una comunicazione il commissario delegato Alessandro Bellavista frena sulla possibilità di avviare la mobilitazione. L'informativa inviata a Trasportounito-Fiap, e ministeri delle Infrastrutture e Interno rileva il "mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni" e richiama "l'obbligo di predeterminazione della durata dell'astensione".

Già ieri, con una nota pubblicata sul proprio sito internet Trasportounito aveva dichiarato che "la Commissione di garanzia scioperi nei servizi pubblici essenziali, pur essendo debitamente informata, ha preferito ignorare lo  stato di grave necessità denunciando gli estremi di uno sciopero. In altre parole invece di valutare e intervenire sulla gravità della crisi in atto, ha preferito rispolverare i criteri di una anacronistica rigidità burocratica, in un momento in cui dovrebbe essere superata". Secondo Maurizio Longo "la verità è che esiste una consapevolezza collettiva, espressa da parte di tantissimi imprenditori, circa la necessità di congelare l’indebitamento finanziario prima che sia troppo tardi".

L'annuncio della protesta, nei giorni scorsi, aveva fatto temere il blocco delle merci, soprattutto dei prodotti alimentari, che ha determinato nelle ultime ore una corsa nei supermercati per accaparrarsi beni di prima necessità, dalla pasta alla farina all'olio, e dei rifornimenti di carburante.

La situazione è sfuggita di mano soprattutto in Sardegna, dove si è assistito a delle scene di psicosi e dove in alcuni supermercati sono stati svuotati interi scaffali e alcuni distributori sono rimasti temporaneamente a secco di carburante. "Visto che nessuna organizzazione sindacale ha proclamato alcunché, non parliamo di uno sciopero ma di una serrata annunciata dai titolari di piccole aziende di autotrasporto – ha spiegati all'Ansa il segretario generale della Filt-Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu – il problema del caro carburante c'è e le motivazioni della protesta sono condivisibili perché il disagio è spalmato su tutta la filiera sino ad arrivare al consumatore finale. Servono soluzioni strutturali da parte del governo a partire dall'abbattimento delle accise".

11.965 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views