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Bocciato in prima elementare, i genitori fanno ricorso al Tar: la sentenza arrivata 13 anni dopo

Un bambino di 7 anni era stato bocciato in prima elementare nel giugno 2010. I genitori avevano deciso di fare ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del provvedimento. La sentenza è arrivata 13 anni dopo, quando lo studente aveva ormai raggiunto i suoi 20 anni e si era già diplomato.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Era stato bocciato in prima elementare nel giugno del 2010 per ragioni che i genitori del bimbo ritenevano ingiuste. Da qui, la decisione dei familiari di fare ricorso al Tar, chiedendo la riammissione del figlio di 7 anni in classe. Peccato che la sentenza sia arrivata solo 13 anni dopo, quando l'alunno, ormai ventenne, si è già diplomato alle superiori.

La storia raccontata dal quotidiano La Repubblica inizia a giugno 2010, quando il bimbo era stato bocciato in prima elementare. Dopo la decisione di fare ricorso al Tar per opporsi alla bocciatura da parte dei genitori e l'accoglimento della richiesta deciso già nel 2010, il bimbo era stato iscritto alla seconda elementare "con riserva" in attesa di un pronunciamento definitivo.

Il bambino, oggi 20enne, ha continuato il suo percorso di studi fino al diploma senza particolari problemi, ma 13 anni dopo si è visto recapitare la seconda udienza del Tar fissata per il 21 dicembre 2023. In quella sede, la sentenza ha messo fine al contenzioso annullando definitivamente la bocciatura voluta 13 anni prima dalla scuola elementare di Civitanova Marche, in provincia di Macerata. Il Ministero dell’Istruzione avrà l’onere di risarcire i ricorrenti dell’importo delle spese di cancelleria sostenute per il procedimento del 2010.

Alla base della bocciatura del minore, vi erano stati diversi 5 riportati in pagella dal bambino alla fine del secondo quadrimestre e le 13 assenze fatte a scuola per motivi di salute. I genitori del piccolo si opposero alla decisione, sostenendo di aver informato gli insegnanti delle assenze per motivi di salute che fin dalla nascita avevano costretto lo studente a cure continue in ospedale. 

Secondo i genitori dell'alunno, inoltre, sulla pagella del primo quadrimestre erano stati riportati tutti 7 e solo una sufficienza in comportamento. La famiglia del bimbo ha chiesto quindi la sospensione della bocciatura in via cautelare per i gravi comportamenti illegittimi messi in atto da parte della scuola.

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