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Boato all’Isola d’Elba, la spiegazione dell’esperto: “Frammento di asteroide si è disintegrato nel cielo”

Il boato avvertito all’Isola d’Elba e più in generale su tutta la costa toscana sarebbe stato provocato da un frammento di asteroide disintegratosi nell’atmosfera terrestre. A dirlo è Marco Morelli, direttore della Fondazione Parsec che gestisce anche l’Istituto Geofisico Toscano e il Museo italiano di scienze planetarie.
A cura di Gabriella Mazzeo
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foto di archivio
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Arrivano le prime spiegazioni scientifiche relative al boato avvertito in quasi tutta la costa toscana, in primis all'Isola d'Elba. Secondo l'Istituto Geofisico Toscano, potrebbe essersi trattato di un frammento di asteroide disintegratosi nell'atmosfera terrestre che ha generato una grande quantità di energia. A confermarlo è Marco Morelli, direttore della Fondazione Parsec che gestisce tra l'altro anche l'Istituto Geofisico Toscano e il Museo italiano di scienze planetarie.

Secondo Morelli, frantumandosi completamente l'asteroide potrebbe aver perso in mare al largo della Toscana qualche pezzettino di roccia extraterrestre. Sui social i residenti hanno riferito di case che tremavano e vetri scossi dal fragore. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha commentato dopo circa 20 minuti dall'accaduto quanto avvertito. "Una scossa di terremoto all'Elba" aveva scritto su Telegram, ma in tanti hanno fatto presente che l'Ingv non aveva riportato alcun sisma.

Dopo un po', il presidente della Regione ha ritrattato. Nessun sisma o bang sonico, come ipotizzato in un secondo momento. La spiegazione è arrivata dalla fonte dell'Istituto geofisico Toscano, che ha incrociato i dati con quelli dell'Ingv e dell'Università di Firenze. Alle 16.29 di ieri, giovedì 20 giugno, la stazione sismo-acustica installata al campo sportivo di Secchetto, a Campo nell'Elba, ha registrato un segnale sismo acustico fortissimo, secondo quanto rilevato nel report.

La causa sarebbe stata l'impatto del bolide con l'atmosfera. I calcoli hanno individuato la sorgente del segnale a sud dell'Isola di Montecristo. Il segnale rilevato all'Elba è dieci volte maggiore rispetto agli eventi registrati in precedenza e il rilascio di energia generato dall'impatto del bolide con l'atmosfera sarebbe stato rilevato perfino in Valle d'Aosta.

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