Blitz di Ultima Generazione agli Uffizi di Firenze: Venere di Botticelli coperta da immagini di alluvioni

Due ragazzi (di cui uno ha violato le misure cautelari) hanno attaccato delle immagini della recente alluvione di Campi Bisenzio per “chiedere un fondo riparazione di 20 miliardi di euro per tutti i cittadini che hanno subito o subiranno danni dalle catastrofi climatiche” alla Venere di Botticelli. L’opera, fortunatamente, è protetta da un vetro infrangibile.
A cura di Biagio Chiariello
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Blitz di attivisti di Ultima Generazione agli Uffizi di Firenze intorno alle 14.30 di oggi 13 febbraio: due ragazzi hanno attaccato sul vetro infrangibile che protegge la Nascita della Venere del Botticelli, uno dei quadri più celebri del museo fiorentino, di immagini raffiguranti i danni dell'alluvione dello scorso novembre a Campi Bisenzio.

Prima di essere allontanati dalla security, i due ambientalisti hanno spiegato che la loro azione ha lo scopo di chiedere "un fondo di riparazione di 20 miliardi di euro per tutti i cittadini che hanno subito o subiranno danni dalle catastrofi climatiche", come accaduto "in Emilia Romagna, dove i cittadini sono stati colpiti da un'alluvione, e poi a Campi Bisenzio, con altre persone colpite da un'alluvione".

Resta assordante il silenzio con cui il Governo risponde alle richieste di intervento per la Crisi, in particolare rispetto all’istituzione di un Fondo di Riparazione. La nostra richiesta è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Questo Governo, come i precedenti, non ha alcuna intenzione di affrontare i problemi strutturali alla base della crisi ecologica e sociale in corso" si legge nel comunicato di Ultima Generazione.

Uno dei due attivisti del blitz di oggi ha violato le misure cautelari, come si legge nella stessa nota:

Oggi, la Nascita della Venere di Botticelli è stata ricoperta di immagini delle alluvioni di Campi Bisenzio, attaccate con scotch di carta alla teca del quadro. A farlo sono stati Giordano (Cavini Casellini, ndr) e altri due cittadini aderenti alla campagna ‘Fondo Riparazione', promossa da Ultima Generazione. Recandosi alle Gallerie degli Uffizi, Giordano ha violato l’obbligo di dimora, a cui è sottoposto in seguito a un blocco stradale, dal 8 dicembre 2023. Un’azione di disobbedienza civile nonviolenta molto semplice per cui rischia gli arresti domiciliari, se non la custodia cautelare in carcere".

"Sono Giordano – si legge ancora nel testo, letto anche dall'attivista – sono un padre di famiglia e operatore socio-sanitario. Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita. Oggi questo quadro simbolo di amore e bellezza si è trasformato mostrando la distruzione e il dolore che stiamo già vivendo a causa della crisi climatica. Il Governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l’acqua non sarà un problema quest’estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane. E anziché occuparsi di questi e veri problemi, fa leggi assurde per zuppe su del vetro. I nostri politici continuano ad opprimere le voci di chi chiede aiuto e di chi li richiama al loro dovere, con nuove leggi punitive cercando di spaventarci: non capiscono o non vogliono capire, che io sto già soffrendo, soffro per il futuro dei miei amici, soffro per il futuro delle persone che amo, soffro per il futuro di mia figlia".

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