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Scambio elettorale tra clan Araniti e politici locali: indagato anche il sindaco di Reggio Calabria Falcomatà

I carabinieri del Ros hanno eseguito 14 misure cautelari nei confronti di 14 persone indagate a vario titolo per presunti rapporti tra ‘Ndrangheta e politica. Indagati a vario titolo per reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione reati elettorali, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Giuseppe Facolmatà, Francesco Sera e Giuseppe Neri
Giuseppe Facolmatà, Francesco Sera e Giuseppe Neri

Sarebbe attualmente in corso a Reggio Calabria un'operazione dei carabinieri del Ros per l'esecuzione di 14 misure cautelari nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Dda su presunti rapporti tra ‘ndrangheta e politica. In seguito all'inchiesta, risultano indagati tre esponenti della politica locale ai quali è stato contestato il reato di scambio elettorale politico-mafioso.

Secondo quanto finora reso noto, l'indagine riguarda illeciti commessi in occasione delle elezioni regionali del 2020 e 2021 e delle comunali a Reggio Calabria del 2020. Stando a quanto emerso dall'inchiesta, infatti, sarebbero state eseguite 14 misure cautelari con l'arresto di 7 persone per le quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere e quello di altri 4 che sono invece finiti ai domiciliari. Per altre 3 persone è stata emessa la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Ai 14 indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, reati elettorali, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.

Stando a quanto emerso dalle carte delle indagini, al centro dell'inchiesta vi sarebbe la cosca Araniti e le pressioni che quest'ultima esercitava sulla politica locale affinché venissero fatti gli interessi della ‘ndrangheta in sede elettorale. Principale interesse della cosca malavitosa era quello di evitare che gli affari della criminalità organizzata fossero "ostacolati" dalla politica. Il clan, anzi, avrebbe trasformato le elezioni regionali del 2020- 2021 e quelle comunali in "un'opportunità" per gli affari della ‘ndrangheta, garantendosi favori e possibilità di continuare ad operare tramite lo scambio elettorale.

Tra gli indagati vi sarebbero anche il sindaco di Reggio-Calabria, Giuseppe Facolmatà (candidato Pd) e il capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale, Giuseppe Neri. Nelle carte si legge anche il nome del consigliere comunale di Reggio Calabria Francesco Sera, del Pd. L'ipotesi di reato a carico di Falcomatà, Neri e Sera è scambio elettorale politico-mafioso. Neri e Sera erano stati oggetto da parte della Dda di Reggio di una richiesta di arresto, ma il Gip non l'ha accolta. Nessuna richiesta, invece, era stata fatta per Falcomatà.

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