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Blitz a Torino, studenti pro Palestina incatenati davanti al Rettorato

La protesta di alcuni studenti Pro Palestina, aderenti alle proteste in corso nelle sedi universitarie di Torino per chiedere la rescissione degli accordi tra ateneo e università e istituzioni israeliane: si sono incatenati davanti al rettorato in via Po.
A cura di Susanna Picone
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Foto di Gianluca Orrù
Foto di Gianluca Orrù

Blitz oggi davanti al rettorato dell'Università di Torino. Un gruppo di studenti Pro Palestina, aderenti alle proteste che sono in corso da giorni nelle sedi universitarie del capoluogo per chiedere la rescissione degli accordi tra ateneo e università e istituzioni israeliane, questa mattina si è incatenato davanti al rettorato in via Po.

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"In risposta alla seduta di Senato accademico che è stata organizzata online, abbiamo deciso di incatenarci per pretendere una seduta in presenza oggi pomeriggio alle 14, hanno spiegato gli attivisti. "Continuiamo a insistere – dicono dal rettorato – per avere uno spazio di confronto con gli organi accademici dove discutere della desecretazione e rescissione di tutti gli accordi che le nostre università hanno con lo Stato genocida di Israele e con le aziende belliche".

Foro di Gianluca Orrù
Foro di Gianluca Orrù

Studenti e docenti che aderiscono al Comitato antifascista universitario, hanno presentato una richiesta di seduta congiunta di Senato accademico e del Cda aperta agli studenti e alla comunità accademica. "Troviamo inaccettabile e non degne dei principi di democrazia – si legge nella lettera inviata al rettore Stefano Geuna, ai senatori e ai membri del Cda – che devono guidare l'azione dell'università tutta, la sospensione delle riunioni degli organi accademici così come il loro trasferimento online e il rifiuto di un dialogo e un confronto diretto fra la comunità accademica che si mobilita a sostegno del popolo palestinese e gli organi di indirizzo politico di Ateneo. Riteniamo necessario e urgente un cambiamento di rotta".

Foto di Gianluca Orrù
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"Chiediamo pertanto che sia accolta la richiesta di una seduta congiunta del SA e del Cda – aggiungono – aperta alla partecipazione studentesca e della comunità accademica".

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