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Blatte nella stanza di un bimbo operato al cervello: chiuso il reparto di neuropsichiatria del Salesi di Ancona

Secondo la testimonianza della madre del bimbo, gli insetti sarebbero stati avvistati fuoriuscire da un’intercapedine e muoversi persino all’interno del cestino della frutta e dello scaldabiberon del bambino.
A cura di Davide Falcioni
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Una donna, madre di un bambino di 9 mesi operato al cervello, ha denunciato la presenza di blatte nella stanza in cui il figlio stava affrontando la fase post-operatoria nel reparto di Neuropsichiatria Infantile dell'ospedale Salesi di Ancona, una delle eccellenze italiane nel campo della pediatria. Il caso, documentato con fotografie dal Corriere Adriatico, ha innescato un’immediata ispezione da parte della direzione sanitaria, che ha disposto la chiusura del reparto per una disinfestazione straordinaria.

Il neonato è stato trasferito nel reparto di Chirurgia, mentre gli altri nove piccoli pazienti sono stati dimessi in attesa del ripristino delle condizioni di sicurezza. "Camminavano sul muro, vicino al lettino di mio figlio, sul pavimento. È successo per tre notti consecutive", ha raccontato la madre del bimbo, che ha ottenuto il trasferimento del bambino in un’altra stanza. "Mio figlio ha subito un intervento alla testa, deve stare in un ambiente protetto, non può permettersi di contrarre un’infezione".

Secondo la testimonianza della donna, gli insetti sarebbero stati avvistati fuoriuscire da un’intercapedine e muoversi persino all’interno del cestino della frutta e dello scaldabiberon del bambino. 

Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Torrette, Armando Gozzini, ha confermato la presenza delle blatte, spiegando che gli insetti avrebbero nidificato sotto la copertura di un muro. "Abbiamo trovato più scarafaggi in quell’intercapedine", ha dichiarato Gozzini, sottolineando che si tratta di un caso isolato. Secondo l’ipotesi avanzata, gli insetti potrebbero essere stati introdotti inconsapevolmente all’interno dell’ospedale "sotto forma di uova in qualche zaino o contenitore".

Per fronteggiare il problema, oltre alla chiusura del reparto, sono state posizionate esche specifiche e avviata una bonifica dell’area interessata. Il Salesi, inaugurato nel 1933, risente del peso degli anni e, come ha ammesso Gozzini, "un ospedale vetusto può favorire certi fenomeni, come qualsiasi altra struttura sanitaria datata". Tuttavia, la soluzione a lungo termine è già in cantiere: la nuova sede dell’ospedale pediatrico, attualmente in costruzione, dovrebbe essere pronta entro il 2026.

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