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Bimbo punto da una siringa, ha contratto l’epatite B e ora rischia l’AIDS

Il piccolo si era punto lo scorso quindici giugno mentre giocava in un parco di Padova. Ora sono arrivati i drammatici risultati delle analisi. I genitori fanno causa al Comune: mancanza di pulizia e di controlli.
A cura di B. C.
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Si era punto con una siringa mentre giocava al parco d'Europa di Padova e adesso, come scrive "Il Gazzettino", le analisi di laboratorio hanno fatto emergere una drammatica realtà: “Giulio” (nome di fantasia), che ha solo 4 anni, è stato infettato dall’epatite B. "Siamo disperati – ha commentato il genitore – E non è finita, perché mio figlio deve ripetere gli esami per scongiurare l’Hiv. Ora sto cercando un avvocato per fare causa al Comune". I risultati per questo altre esame si sapranno solo tra quattro mesi. Un lunghissimo periodo di ansia e dolore per i poveri genitori, oltre che per lo stesso bambino. L’epatite B è una malattia che si contrae col contatto con sangue infetto e che provoca un’infiammazione acuta del fegato e sintomi quali vomito, ittero e febbre. Raramente può essere mortale, può però danneggiare il fegato fino a provocare negli anni la cirrosi epatica o il tumore. Il piccolo si era ferito lo scorso quindici giugno, mentre giocava nel parco della città euganea. Secondo quanto raccontato dalla madre, era sbucato da un cespuglio piangendo ed esibendo la puntura. La donna era andata controllare, inevitabile la reazione di sgomento dopo aver visto la siringa. Sabato, l’angosciante  risultato delle analisi del quale dovrà rispondere anche l’amministrazione locale. Le responsabilità sarebbero la mancata pulizia e il controllo all’interno del parco, soprattutto in una zona frequentata da tanti bambini.

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