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Ryan, il bimbo di 6 anni ferito a Ventimiglia

Bimbo picchiato a Ventimiglia, le prime parole dall’ospedale: “Perché non mi avete salvato?”

Dal Gaslini di Genova arrivano le prime parole pronunciate da Ryan, il bambino picchiato dal compagno della nonna a Ventimiglia. “Perché non mi avete salvato?”, avrebbe detto ai genitori dal letto di ospedale dove si trova dal 19 dicembre scorso.
A cura di Chiara Ammendola
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Lo striscione dedicato al piccolo Ryan
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“Perché non mi avete salvato?” e ancora “La nonna è morta?”. Sono queste le prime parole pronunciate da Ryan, il bambino di 6 anni finito in ospedale a Ventimiglia, dopo essere stato brutalmente picchiato. Indagato per lesioni gravissime è il compagno della nonna, così come la donna: ai due era affidato il piccolo quando, lo scorso 19 dicembre, è arrivato al pronto soccorso con otto vertebre fratturate, lesioni alla milza, un braccio rotto e la frattura di una costola che gli ha perforato un polmone.

Le sue condizioni si sono rivelate subito gravi, da qui la decisione di trasferirlo all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova dove è stato ricoverato per giorni nel reparto di Terapia Intensiva. Poi il lento miglioramento fino a quando ha riaperto gli occhi riprendendo a respirare autonomamente. A raccontare le sue prime parole è il SecoloXIX che ha provato a contattare Gianni C., 75 anni, l'uomo accusato di aver aggredito Ryan.

Dopo una prima iniziale confessione in cui ha ammesso di aver colpito il bambino perché irritato dal suo comportamento, arrivando a usare un bastone della doccia e a inseguirlo in strada dopo la sua fuga, il 75enne ha ritrattato dinanzi alle telecamere de "La vita in diretta", programma tv in onda su Rai Uno. “Non l'ho mai toccato – le parole dell'uomo – sono innocente e basta. Solo quello. Al bambino io non ho fatto male e basta”.

Dichiarazioni che hanno scatenato la rabbia di Simone, papà del piccolo: “Sono rimasto scioccato dal racconto di quel b.. e dal modo in cui sostiene di essere innocente – si legge nel lungo post social condiviso sul proprio profilo Facebook – ma con che coraggio, essere spregevole, dichiari la tua innocenza? Soprattutto dopo aver fratturato otto vertebre, rotto le costole che hanno perforato un polmone causando un'emorragia, fratturato la milza e causato una frattura scomposta al braccio con il quale mio figlio si è opposto, ha reagito, si è difeso con tutte le sue forze, mentre il tuo vero intento, era soltanto quello di farlo morire”.

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