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Bimbo morto nella culla termica a Bari, la testimone: “L’ho sentito piangere 2 giorni prima del ritrovamento”

Una testimone ha raccontato alle forze dell’ordine di aver sentito il pianto del bimbo trovato morto nei primi giorni di gennaio nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari. La donna ha rivelato di aver sentito i vagiti del piccolo due giorni prima della tragica scoperta.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Due giorni prima del ritrovamento del bimbo morto nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari, una donna avrebbe sentito il pianto del neonato. La testimone ha raccontato di aver scambiato i vagiti per il miagolio di un gatto.

La donna, una pensionata che abita in una palazzina di fronte al locale che ospita la culla, ha reso ai carabinieri una dichiarazione spontanea che i militari hanno trasmesso ai colleghi della squadra mobile. La donna è stata ascoltata da loro nella giornata di mercoledì come persona informata dei fatti. La notizia è stata pubblicata dal Quotidiano di Puglia.

La testimone ha riferito di aver sentito il pianto alle 20.30 del 31 gennaio, due giorni prima del ritrovamento del piccolo.

La drammatica scoperta è avvenuta il 2 gennaio per puro caso: l’allarme collegato alla culla infatti non è scattato e il parroco don Antonio Ruccia ha confermato che il suo cellulare non ha squillato. Del piccolo si è accorto il titolare di un'agenzia funebre durante un funerale.

L'uomo che ha effettuato il ritrovamento ha raccontato di essere entrato nello spazio dove si trova la culletta per mostrarla a un collaboratore che dopo un funerale gli aveva detto di non averla mai vista. Entrando, il titolare dell'agenzia funebre si è reso conto che nella culla c'era un neonato ormai morto, di sesso maschile. L'uomo ha subito allertato il 118 per i soccorsi e da qui sono partiti gli accertamenti anche da parte delle autorità.

Il parroco e il tecnico della culla sono indagati per omicidio colposo. Il bimbo sarebbe infatti morto per il freddo. Secondo il manutentore della culla, il 14 dicembre scorso l'allarme aveva ripreso a funzionare dopo un intervento effettuato per un blackout. Il sensore, secondo quanto da lui dichiarato, avrebbe suonato tre volte.

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