Bimbo morto a Sharm, l’avvocato: “C’è una madre che vuole sapere cosa è successo a suo figlio”
”La famiglia ha un unico fine, ovvero quello di capire di cosa sia morto questo bambino. Non dimentichiamo che questa storia nasce con una mamma che si ritrova a perdere un bambino nel giro di due giorni senza sapere perché”, così a Fanpage.it l'avvocato Filippo Polizzi, Partner studio legale internazionale Giambrone & Partners, che rappresenta Rosalia Manosperti e Antonio Mirabile, i genitori di Andrea, il bambino di 6 anni morto a Sharm el Sheik in seguito a una sospetta intossicazione alimentare.
Ieri è trapelata la notizia di una possibile rogatoria in Egitto da parte dei pm di Palermo che stanno indagando per omicidio colposo: “Sulla richiesta di rogatoria internazionale non sappiamo nulla in via ufficiale né ufficiosamente – spiega il legale – la famiglia ha un unico fine, ovvero quello di capire di cosa sia morto questo bambino, quindi se la Procura dovesse decidere per la rogatoria è libera di farlo: evidentemente ritiene opportuno svolgere indagini anche all'estero e la famiglia non potrebbe che rispettare e accettare questa scelta”.
Nei giorni scorsi, su richiesta della procura italiana, che sta svolgendo una indagine contestualmente a quella egiziana, è stata effettuata una seconda autopsia sul corpo del piccolo Andrea che servirà a chiarire le cause del decesso. I periti, un medico legale, un anatomopatologo e un medico pediatra, oltre al medico legale nominato dalla famiglia come perito di parte, hanno chiesto 90 giorni per depositare i risultati.
“Ricordiamo che questa storia nasce con una mamma che si ritrova a perdere un bambino nel giro di due giorni dall'insorgere dei sintomi – spiega il legale della famiglia Mirabile – c'è stata un'autopsia e i tempi di attesa sono correlati evidentemente alla necessità di fare degli esami che richiedono tempo. E sono solo questi ultimi che possono dare una risposta: fino a quando la perizia non sarà depositata possiamo fare mille ipotesi ma non avrebbero alcuna valenza”.
Le condizioni di salute di Antonio Mirabile, dopo un ricovero d'urgenza in ospedale e alcuni giorni trascorsi in terapia intensiva, sono migliorate, ma resta il mistero intorno alle cause del suo malessere e alla morte del figlio. L'ipotesi di una intossicazione alimentare non è esclusa ma secondo la procura l'intossicazione potrebbe essere anche ambientale o da contatto: i genitori brancolano nel buio e non chiedono altro che la verità.
“In base ai sintomi che ha avuto il figlio e che hanno avuto loro, i miei assistiti hanno subito pensato a un problema intestinale – conclude l'avvocato – poi è chiaro che le cause si potranno chiarire, si spera, solo con l'autopsia. I genitori di Andrea in questo momento sono chiusi nel loro dolore e non riescono a darsi una spiegazione. Tutte le ipotesi di questo mondo non avrebbero appiglio in questo momento né da un punto di vista scientifico né da quello processuale, quindi fondamentale ora è attendere la perizia”.