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Bimbo morto a Portogruaro, l’autopsia smentisce i familiari “Nessuna caduta, cranio schiacciato”

Dopo le prime risultanze investigative, i parenti del piccolo di 18 mesi hanno già cambiato versione e non escludono l’ipotesi che il piccolo sia stato travolto da una vettura in movimento, mossasi però in modo accidentale.
A cura di Antonio Palma
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Il bimbo di 18 mesi morto in ospedale a Portogruaro, nel Veneziano, dove era stato accompagnato dai familiari, sarebbe deceduto per un grave trauma da schiacciamento della scatola cranica, verosimilmente provocato dallo pneumatico di un'auto. Sono questi i primi risultati dell'autopsia sul corpicino del bimbo disposta dalla magistratura. L'esame post mortem in pratica smentisce la prima ricostruzione dei parenti del piccolo, in particolare quella di uno zio  che, nell'immediatezza dei fatti, aveva parlato di una caduta come origine dell'ematoma alla testa che poi si è rivelato fatale.

L'autopsia, eseguita questa mattina dal medico legale Antonello Cirnelli, conferma invece le prime ipotesi avanzate dagli inquirenti e dallo stesso medico legale che era intervenuto poco dopo il decesso del piccolo. L'esame, al quale hanno partecipato anche il legale dei genitori e un consulente di parte, indicati dalla coppia in quanto parte offesa, avrebbe confutato la tesi della caduta, stabilendo che le lesioni alla testa della vittima sono incompatibili con questa dinamica.

Dopo la morte del bimbo, erano stati i parenti a spiegare ai carabinieri, che indagano sul caso, che il piccolo era stato vittima di una caduta dal cofano della loro auto. Lo zio in particolare aveva riferito che un'altra minore della famiglia che aveva appoggiato il piccolo sul cofano della macchina e lui probabilmente era scivolato con la schiena in giù, sbattendo violentemente con la testa sull’asfalto. Già dai primi esami medico legali, però, erano emersi elementi contrari a questa ricostruzione e ora l'autopsia ha confermato invece l'altra ipotesi, quella di uno schiacciamento.

L'incidente era avvenuto davanti casa nella frazione di Mazzolada di Portogruaro dove il piccolo pare stesse giocando con altri cuginetti più grandi mentre la madre era all'interno dell'abitazione e il papà era al lavoro. Il bimbo era stato poi accompagnato immediatamente al pronto soccorso dalla nonna e da uno zio ma i medici non hanno potuto fare nulla per lui e il piccolo è morto in ospedale poco dopo il suo ingresso in reparto.

Tra le ipotesi della Procura di Pordenone quella che qualcuno dei presenti si sia messo al volante dell'auto parcheggia davanti casa e nel fare retromarcia abbia investito il piccolo senza accorgersene in tempo. Una tesi che potrebbe essere confermata ora dall'autopsia alla luce delle quale i pm nelle prossime ore decideranno se iscrivere qualcuno nel registro degli indagati.

Intanto, dopo le prime risultanze investigative, i parenti del piccolo hanno già cambiato versione e non escludono l’ipotesi che il piccolo sia stato travolto da una macchina in movimento, mossasi però in modo accidentale. L'ipotesi è di un guasto all’impianto frenante, accentuato dalla strada in discesa. Anche per questo l'auto, già sequestrata, sarà oggetto di una perizia.

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