Bimbo morto a Modica, il padre di Evan: “Avevamo denunciato, nessuno ha mosso un dito”
Il padre di Evan Giulio, Stefano Lo Piccolo, aveva presentato in Liguria, dove lavora, un esposto contro ignoti per lesioni ai danni del figlio, il bimbo di un anno e nove mesi morto al pronto soccorso di Modica, dove i medici hanno notato dei lividi sul suo corpicino. La madre di Evan, Letizia Spatola, e il compagno, Salvatore Blanco, sono stati fermati con l’accusa di omicidio. Lui – questa l’ipotesi al vaglio – avrebbe colpito il piccolo Evan, lei non avrebbe fatto nulla per fermarlo. Questa l'ipotesi degli inquirenti che indagano sulla tragedia e che lunedì sera hanno posto in stato di fermo sia l'uomo che la donna, entrambi residenti in una palazzina delle case popolari di Rosolini, in provincia di Siracusa, nello stesso complesso dove tre anni fa si consumò un altro delitto, quello di Laura Pirri, 32 anni, bruciata viva dal compagno, poi condannato all’ergastolo in primo grado.
A dare l'allarme al 118 lunedì è stata Letizia Spatola, la mamma di Evan: il piccolo è stato trasportato all'ospedale di Modica in condizioni disperate e i medici hanno subito notato i lividi sul collo, sul torace e sulla testa. La scoperta ha spinto il direttore sanitario dell’ospedale Maggiore Piero Bonomo ad avvisare la polizia, di conseguenza gli agenti del commissariato di Modica, guidati dal vicequestore Corrado Empoli, hanno ricostruito quanto accaduto. La mamma non avrebbe raccontato da subito i maltrattamenti subiti dal bambino, tuttavia i poliziotti sono riusciti ad accertare le violenze inflitte al piccolo e già lunedì sera è stato fermato Salvatore Blanco, convivente della donna. Le manette sono poi scattate anche per la madre, che non avrebbe fermato la violenza del convivente sul figlio.
Secondo quanto ricostruito dal genitore, che questa mattina è stato ascoltato al Commissariato di Polizia insieme alla sua famiglia, anche nelle scorse settimane il bimbo presentava delle ferite. L'uomo ha raccontato che il piccolo aveva dei lividi in volto, vicino all'orecchio, la nonna paterna aveva visto le lesioni e le aveva documentate con delle foto. Immagini che avevano convinto il papà della presenza di qualche problema. "Avevamo denunciato, nessuno ha mosso un dito", dice ora il padre. L’autopsia che sarà disposta dalla procura di Siracusa dovrà fare chiarezza su fatti.