Bimbo con fratture e lesioni, ipotesi maltrattamenti. La mamma: “Stava soffocando con un biscotto”
“Stava soffocando con un pezzo di biscotto andato di traverso”, è quanto sostiene la mamma del bambino di un anno ricoverato in rianimazione a Firenze dopo essere arrivato in pronto soccorso a Perugia in arresto cardiocircolatorio. La donna, ascoltata dagli inquirenti, ha raccontato che il piccolo stava mangiando un biscotto in casa di amici di famiglia in Umbria quando ha iniziato a non respirare più. A quel punto i presenti avrebbero messo in atto le prime manovre di disostruzione delle vie aeree tentando di scuoterlo ma il bimbo non si sarebbe ripreso nemmeno dopo aver tolto l'ostruzione.
Stando al racconto della madre, il piccolo continuava respirare male ed era in stato di semi incoscienza. Per questo sarebbe stato bagnato con dell'acqua nel tentativo di farlo rinvenire ma senza successo. A questo punto la corsa disperata in ospedale dove però è arrivato già in condizioni gravissime. Il bimbo è arrivato all'ospedale in arresto cardiocircolatorio, avvolto in una coperta inzuppata di acqua e quasi in ipotermia.
Dopo averlo salvato e vista la gravità della situazione clinica, i medici hanno deciso il suo trasferimento in elicottero all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove è stato ricoverato in terapia intensiva dove si trova tutt’ora, tenuto in coma farmacologico. Durante gli accertamenti clinici, i medici però hanno riscontrato sul bimbo una frattura alla testa e una tumefazione alla fronte.
Inoltre, il piccolo, a marzo era stato già ricoverato per la frattura di un omero. Circostanze che hanno spinto i sanitari alla segnalazione alle forze dell’ordine. Sul caso quindi sono stati avviati approfondimenti investigativi da parte della squadra mobile della polizia di stato, coordinata dalla Procura. Durante l’interrogatorio in Procura, è emerso così il racconto della madre.
“L’ho preso, l’ho strattonato, l’ho scosso e poi gli ho gettato addosso dell’acqua fredda per farlo riprendere. Ma visto che non migliorava, un mio amico l’ha preso ed è corso in ospedale” ha raccontato la donna con l’aiuto di un interprete. Una versione confusa e che non giustificherebbe le lesioni sul piccolo, secondo gli inquirenti, per questo continuano le indagini per ricostruire i fatti.