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Bimbo di due anni morto in auto, perizia scagiona il papà che lo dimenticò

Il drammatico episodio lo scorso giugno a Piacenza: ora gli psichiatri spiegano che il genitore, al momento del fatto, soffriva di “amnesia dissociativa” ed era temporaneamente incapace di intendere e di volere.
A cura di S. P.
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Andrea Albanese, l’uomo che il 4 giugno 2013 lasciò suo figlio Luca da solo in macchina per diverse ore provocandone la morte, al momento del fatto “era completamente incapace d’intendere e di volere per il verificarsi di una transitoria amnesia dissociativa”. È questa la conclusione a cui è giunto lo psichiatra nominato dal giudice di Piacenza Giuseppe Bersani, nel procedimento contro il papà del bimbo di due anni che fu dimenticato in macchina. Il drammatico episodio colpì tutti: Albanese, un uomo di 40 anni, ritrovò dopo 9 ore nella sua Citroen parcheggiata davanti al luogo di lavoro, alla periferia di Piacenza, il bambino ormai senza vita.

Il padre indagato per omicidio colposo – Fu il nonno del piccolo Luca, quando andò all'asilo nido per riprenderlo, a scoprire che il bambino quella mattina non era mai stato portato a scuola. L’uomo avvisò subito la madre del piccolo, ma per Luca era già troppo tardi. Era rimasto per nove ore chiuso in auto sotto al sole. I genitori, dopo la tragedia, erano stati ricoverati in stato di choc. Il padre era stato indagato per omicidio colposo.

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