Bimbo di 4 anni picchiato dal papà, il racconto dei soccorritori: “Aveva lividi in tutto il corpo e fratture”
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È stato arrestato e portato in carcere l'uomo di 39 anni accusato di aver picchiato il figlio di 4, provocandogli lesioni molto gravi. I fatti sono accaduti a Scicli, nel Ragusano, e risalgono al 4 febbraio scorso, quando la madre del bimbo aveva richiesto l'intervento del 118 dicendo che il figlio era caduto dal letto.
L'ambulanza aveva trasferito il piccolo al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore – Baglieri di Modica. Ma i sanitari, dopo averlo visitato, hanno subito allertato i Carabinieri, visto che le ferite e le condizioni apparse subito critiche non erano state ritenute compatibili con una caduta accidentale dal letto.
Bimbo operato per le fratture riportate a braccia e gamba
Il piccolo presentava infatti la frattura di radio e ulna del braccio sinistro, di ulna del braccio destro, tibia e perone della gamba sinistra, per le quali sono stati necessari due delicati interventi chirurgici.
A quel punto sono quindi immediatamente scattate le indagini fino all'emissione del provvedimento restrittivo nei confronti del padre, considerato autore delle botte. Le lesioni sarebbero state provocate in due distinti episodi di violenza.
Domani, martedì 25 febbraio, in carcere si terrà l'udienza di convalida e l'interrogatorio di garanzia. L'uomo comparirà davanti alla giudice per le indagini preliminare Eleonora Schininà, assistito dal suo legale, l'avvocato Rinaldo Occhipinti. L'ipotesi di reato contestata dalla procura di Ragusa è di lesioni gravi e aggravate.
Il racconto dei soccorritori: "Aveva ferite in tutto il corpo"
"Povero bimbo, aveva numerose ferite in tutto il corpo. Abbiamo subito intuito che non erano state causate da una caduta dal letto, bensì da percosse", hanno raccontato Giuseppe Piccione e Maria Cilia, soccorritori della Seus 118, che sono intervenuti a Scicli, in provincia di Ragusa, dove è stato arrestato il padre 39enne con l'accusa di avere picchiato il proprio figlio di 5 anni.
L'intervento dell'equipaggio della postazione "Romeo Alfa 3" del 118 di Marina di Ragusa, composto da Piccione e Cilia, è stato fondamentale. "A bordo dell'ambulanza siamo andati a Scicli in seguito a una richiesta di intervento per un bimbo caduto da un letto. Arrivati a casa sua lo abbiamo trovato in pessime condizioni: aveva infatti in tutto il corpo ematomi ed ecchimosi e pure evidenti fratture a una gamba e a un braccio, tutti chiari indizi di violenze subite", hanno ricordato ancora i due soccorritori della Seus.
"Abbiamo quindi avvisato la centrale operativa del 118 che si trattava di un ‘codice rosa'. Dalla centrale hanno quindi chiamato sia i Carabinieri sia l'ospedale di Modica, dove nel giro di pochi minuti siamo giunti con il bimbo affidandolo alle cure degli operatori sanitari".
Il presidente della Seus, Riccardo Castro, sottolinea: "Giuseppe Piccione e Maria Cilia sono l'esempio perfetto dell'eccellenza dei soccorritori e di tutti gli operatori del 118 siciliano. Nonostante la comprensibile angoscia causata dalla vista di un bimbo sottoposto a violenze hanno mantenuto la lucidità necessaria per attivare la procedura prevista in questi casi. Siamo orgogliosi di loro e di aver contribuito alla scoperta di un terribile caso di percosse. Un grande e affettuoso abbraccio al bimbo, gli vogliamo bene".